Trani, attentato al sindaco, la visita di Piemontese: «Non c'è spazio per la violenza»
NEWS DALLA SEZIONE
i più visti della sezione
NEWS DALLE PROVINCE
i più letti
L'ASSENZA
Redazione online
09 Maggio 2020
BARLETTA - «Un barlettano autentico lo si dovrebbe riconoscere dalla tenerezza come quella della Madonna dello Sterpeto e non da altro». Si può condensare così l’accorata omelia dell’arcivescovo mons. Leonardo D’Ascenzo, ieri durante il pontificale delle 18 nella cattedrale per la solennità della Beata Vergine Maria dello Sterpeto, concelebrato dal vicario episcopale monsignor Filippo Salvo e da don Francesco Fruscio, arciprete della Basilica.
Nella giornata di ieri, che ricorda l’atto di dedicazione della città di Barletta a «Civitas Mariae» avvenuta nel 2009, come da tradizione era previsto al termine della celebrazione «l’offerta della cera da parte del Sindaco della Città». Nulla di tutto questo è avvenuto. Il sindaco non era presente, né si è visto alcuno in rappresentanza dell’Amministrazione: perché?
«La Madonna interceda presso il suo figlio perché in questa situazione di emergenza possiamo crescere nella semplicità e nel dono autentico della nostra vita nel rispetto dell’altro riconosciuto della sua sacra dignità», ha proseguito l’arcivescovo, dedicando un pensiero speciale «al personale ospedaliero, ai medici di famiglia, alle forze dell’ordine» e «un augurio affettuoso a tutti i barlettani».
LE RUBRICHE
Lascia il tuo commento
Condividi le tue opinioni su