Barletta, diventerà netturbino con 110 e lode in ingegneria edile: la storia
NEWS DALLA SEZIONE
«Sistema Trani», la Cassazione annulla custodia ex gip Nardi
Andria, 2 chili di droga del clan in casa: arrestata intera famiglia
«Sistema Trani», in aula spuntano le registrazioni degli interrogatori
Andria, terreni, appartamenti e autorimesse: gdf sequestra beni per 1 mln di euro
Bari, si accende il mega albero da 100mila led: dall'alto è una meraviglia
i più visti della sezione
NEWS DALLE PROVINCE
i più letti
L'iniziativa
Marilena Pastore
03 Novembre 2019
ANDRIA - A proposito di emigrazione giovanile, quel “gigante” che campeggia in bella vista sulla facciata laterale dell’edificio Arca (ex Iacp) di viale Ovidio è un tributo ai figli lontani di questa terra ma anche un monito perché si faccia qualcosa per tenere questi “cervelli giovani” nel proprio Paese. Abbiamo seguito l’iter di realizzazione del murale “Ritornerai?”, da un’idea di Andrea Colasuonno e Daniele Geniale, nata proprio con l’intento di raccontare in modo originale il dramma dell’emigrazione giovanile che – come dimostrano i dati di cui parliamo nel pezzo principale – tocca in maniera sensibile la provincia Bat e la città di Andria. Da viale Ovidio, infatti, transitano tutti i mezzi low cost che portano fuori regione.
Dunque, un luogo simbolo per un’opera simbolo per l’intera comunità: l’opera di street art realizzata da Daniele Geniale su un edificio di edilizia residenziale pubblica, è stata candidata dal comune di Andria al bando regionale “Open call -Street art“.
Realizzata in tre giorni, ora è stata consegnata ufficialmente alla città, alla presenza, oltre che dell’artista, anche del consigliere regionale e capogruppo della lista Emiliano Sindaco di Puglia, Sabino Zinni ed il presidente di Arca Puglia Centrale, l’ente regionale che ha concesso la superficie per la realizzazione dell’opera, Giuseppe Zicchella.
«Questo intervento regionale – ha spiegato Zinni, delegato dell’assessore regionale alla cultura, Loredana Capone - che vede oltre ad Andria coinvolte altre città pugliesi, ha come finalità la rigenerazione, la riqualificazione e la valorizzazione in chiave culturale dei luoghi pubblici, con particolare riferimento ad aree degradate e periferiche». «Noi, insieme alle nostre famiglie e ad i nostri cari – ha spiegato Agostino Ciciriello, presidente dell’associazione culturale “Andriaground Family“ che ha proposto l’opera - abbiamo vissuto in prima persona il tema dell’emigrazione giovanile. Per questo siamo consapevoli che, insieme ai nostri giovani, lasciano Andria anche competenze, energie ed idee senza le quali è davvero difficile pensare ad una città diversa. Il nostro auspicio è che guardando il murale ogni cittadino sia ancora più determinato a lottare per dare ai propri figli un motivo per restare e ri-tornare ad Andria. Perché senza i giovani, la nostra città non ha futuro.
«Mi piace pensare che questa opera sia dedicata a tutti loro, a tutte le famiglie toccate dall’emigrazione, a chi parte e a chi resta. Certo un’opera d’arte non risolve il problema ma ci inchioda alla sua drammaticità – è il commento dell’artista Geniale - È questo il senso che ci vedo in questo lavoro. Da qui, dalla mia città, dal Sud Italia la gente continua ad andarsene sperando di tornare quando le cose saranno migliorate. Ogni bus, treno, auto o aereo preso per le mie innumerevoli partenze mi hanno spinto a cercare una risposta al solito quesito del ritorno. Io l ‘ho fatto e sono molto orgoglioso di aver avuto la possibilità di parlare di quello che migliaia di persone della mia terra vivono sulla propria pelle. Da qui la gente va via senza sapere cosa ne sarà del proprio futuro. Questo muro è un pugno nello stomaco per tutta la comunità. A partire dai genitori, fino al gruppo degli amici. Spero possa essere un motivo di riflessione per tutti».
LE RUBRICHE
Lascia il tuo commento
Condividi le tue opinioni su