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Trani, le acque reflue presto utilizzate in agricoltura

 
Nico Aurora

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Nico Aurora

Trani, le acque reflue presto utilizzate in agricoltura

Aggiudicato l'incarico di progettazione delle opere necessarie

Martedì 23 Luglio 2019, 11:02

Sarà la stessa impresa esecutrice dei lavori di messa in sicurezza in emergenza della discarica di Trani, vale a dire lo studio Romanazzi-Boscia e associati, di Bari, ad eseguire l’incarico professionale di progettazione definitiva ed esecutiva per il riutilizzo a fini irrigui delle acque reflue affinate licenziate dal depuratore al servizio del territorio comunale di Trani.
Lo ha determinato il dirigente dell’Area lavori pubblici, Luigi Puzziferri, procedendo all’aggiudicazione definitiva del bando ad evidenza pubblica emanato l’11 dicembre 2017, con cui si stabiliva di procedere a progettazione definitiva, geologo, archeologo, acquisizione di pareri, progettazione esecutiva, direzione lavori, misura e contabilità, coordinamento della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione delle opere di riutilizzo a fini irrigui dei reflui del depuratore.
L’importo a base d’asta era di poco meno di 390mila euro e l’aggiudicazione è avvenuta con un ribasso del 40,14 per cento, al prezzo contrattuale netto di 233mila euro, oltre Iva. L’aggiudicatario ha tempo 80 giorni per presentare il suo progetto, come da contratto. I progettisti sono l’architetto Giuseppe Berardi, il geologo Pietro Pepe ed il dott. Giacomo Carreras.
Lo studio Romanazzi-Boscia e associati aveva risposto al bando insieme con la Astra engineering, di Milano, e le napoltane Engco e Geoingegneria.

La commissione di gara, inizialmente formata dall’ingegner Vincenzo Altamura (presidente) e dai colleghi componenti, Raffaele Andriani e Domenico Petruzzelli, con quarto componente il Responsabile unico del procedimento, Rosario Sarcinelli, aveva inizialmente escluso proprio la Romanazzi-Boscia e associati all’esito del primo esame della documentazione pervenuta, ammettendo le altre ditte che avevano risposto al bando.
Il 28 maggio gli esclusi avevano chiesto la revoca del provvedimento, a loro dire illegittimo, e successivamente​ la commissione si riuniva in diverse occasioni, sottoponendo la documentazione al vaglio dell’Autorità nazionale anticorruzione, dopo che la Romanazzi-Boscia aveva dichiarato la disponibilità ad aderire alla procedura di richiesta del parere di precontenzioso.
Nel frattempo ing. Petruzzellis aveva rassegnato le dimissioni dalla commissione giudicatrice e veniva sostituito da collega Sebastiano Longano. L’Anac comunicava che l’esclusione della Romanazzi-Boscia non era stata conforme alla normativa di settore e, pertanto, il presidente della commissione riammetteva il raggruppamento temporaneo di imprese inizialmente escluso.

All’esito della seduta per la lettura dei punteggi dell’offerta tecnica e di quella economica, la commissione proclamava proprio la Romanazzi-Boscia aggiudicataria del bando, con un punteggio totale di 96,44, davanti alla Astra engineering (67,02), Engco (58,89) e Geoingegneria (28,88).
Attraverso questo primo bando, definitivamente aggiudicato, si è dunque definito il progettista dell’impianto.
Successivamente si passerà alla realizzazione della vera e propria struttura per convogliare i reflui depurati verso i campi, e per la quale il Comune di Trani ha beneficiato di un finanziamento regionale di circa 8 milioni di euro.

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