Il gusto fresco del fior di latte, il sapore caldo e avvolgente della nutella. È il gusto inimitabile di «Quella». Certo proprio «Quella». Ma cosa sarà mai? Davanti alla fila di coni e coppette, brioches e waffel, in mezzo a quell’infinita serie di vaschette colorate, dove ci si perde nei colori e nei gusti, cioccolato, nocciola, pistacchio, fragola, limone, melone, spicca «Quella». È l’ultima trovata di Vincenzo Postiglione, della Gelateria Zottozero di viale Dante a Potenza, già noto alla cronaca per il famoso gelato alla «pillolina blu» che ha impazzato le scorse estati con qualche problema anche di marchio sollevato dai grandi colossi della casa farmaceutica.
Per l’Estate 2011, Postiglione si è inventato, invece, un gusto che nasce per caso e per uno strano gioco di parole. «C’è sempre tanto imbarazzo nella scelta del gusto e spesso, invece di dirne il nome, si finisce per indicare con il dito la vaschetta prescelta. “Mi mette un po’ di quella”. È la frase che si sente dire più spesso e così a furia di sentir ripetere “quella”, “quella” e ancora “quella”, abbiamo deciso di creare proprio il gusto “quella”: il gelato dell’estate 2011».
Ma cosa ha di tanto speciale, «quella »? La base è di fior di latte e sopra c’è uno strato di nutella, a temperatura ambiente, così come si tira via dal barattolo e poi viene spalmata sul gelato. Una sorta di variegato alla nutella che piace a tutti, dai più piccoli ai più grandi. E per chi non ama i gusti cremosi l’altra novità di Postiglione si richiama alla moda dello «splitz», il famoso aperitivo dal colore arancio. Nasce così il gelato allo splitz. «Succo d’arancia, acqua, zucchero e un po’ di Aperol, non il famoso aperitivo alcolico, ma una bibita con lo stesso gusto, però analcolica. Perché l’alcol non fa montare il gelato», spiega Postiglione che poi aggiunge un filo di prosecco, ma quello buono. Queste le novità per chi vuole osare e si apre ai nuovi sapori.
Per gli altri rimane il piacere degli intramontabili cavalli di battaglia: un bel cono con nocciola, cioccolato, limone, stracciatella, caffè o fiordilatte. I gusti alla frutta sono molto apprezzati con le temperature più alte. Quelle di qualche giorno fa. E waffel e brioches hanno i loro estimatori. «Peccato che gradiscono di più le brioches in busta, quelle vere, le siciliane fatte fresche ogni mattina con la ricetta originale che ho imparato quando lavoravo in Sicilia non le preferiscono. Questione di gusti. Gli diamo allora quelle che vogliono», ripete Postiglione.














