Sabato 25 Ottobre 2025 | 15:52

Brt, polemiche ancora accese: sit-in al Municipio 2 contro il progetto

Brt, polemiche ancora accese: sit-in al Municipio 2 contro il progetto

 
Davide Lattanzi

Reporter:

Davide Lattanzi

Brt, polemiche ancora accese: sit-in al Municipio 2 contro il progetto

L’iniziativa promossa da Fratelli d’Italia per protestare sulle criticità del Bus Rapid Transit

Sabato 25 Ottobre 2025, 12:15

Un sit-in pacifico per protestare contro i potenziali disagi derivanti dall’impatto del Brt sui quartieri del Municipio 2, nonché la richiesta di un tavolo di confronto permanente per mitigare i possibili disagi per residenti e commercianti.

È definita la posizione di Fratelli d’Italia sulla «rivoluzione» che deriverà dal «Bus Rapid Transit»: proprio il giorno dopo della presentazione tecnica del nuovo mezzo ecologico ed elettrico avvenuta a Palazzo di Città, gli esponenti locali del partito guidato dalla premier Giorgia Meloni hanno voluto ribadire l’esigenza di tracciare strategie precise per ovviare a possibili disagi riguardanti in particolare la riduzione di posti auto e la viabilità.

Fratelli d’Italia ha annunciato la sua ferma posizione in una conferenza stampa svolta ieri in un luogo emblematico: ovvero, la sede del Municipio 2, senza dubbio la zona destinata al maggior impatto del nuovo sistema di trasporto. Basti pensare che i quartieri Carrassi e San Pasquale in particolare saranno interessati dal passaggio di ben due delle quattro linea del percorso: la verde (in fase di costruzione: sono in corso i lavori al capolinea di via di Maratona) e la lilla. Nel dettaglio, il progetto, finanziato con 160 milioni da fondi Pnrr, interesserebbe appena il 17% del territorio barese, secondo la visione degli esponenti locali del partito di opposizione in consiglio comunale: un punto focale che rappresenterà il tema principale del sit-in di protesta nel Municipio 2 programmato per oggi alle 10, partendo da corso Benedetto Croce. Periferie penalizzate e diminuzione dei posti auto saranno gli altri punti dominanti di una manifestazione che non discute il progresso verso la mobilità sostenibile, ma le lacune tecniche del programma. Le periferie, in particolare, non sarebbero comprese nell'area di percorsi prevista per i mezzi elettrici a corsia dedicata. Un contesto che comporterebbe, secondo i consiglieri comunali e municipali di Fratelli d'Italia, una complicazione pratica nella vita dei cittadini potenzialmente costretti, per raggiungere le zone centrali della città, a dover effettuare corse su due differenti mezzi pubblici.

D’altra parte, la preoccupazione di residenti e commercianti si concentra sui ritardi concernenti i piani sosta e parcheggi: l’eventuale perdita di stalli potrebbe rivelarsi letale per i gestori delle attività commerciali che vedrebbero la zona depauperata sotto il profilo delle opportunità a beneficio dell’utenza.

Gli esponenti locali di Fratelli d'Italia hanno precisato, inoltre, che il progetto non sarebbe a «costo zero» per la cittadinanza: i 160 milioni di fondi Pnrr ottenuti per la realizzazione dell'opera Brt, infatti, sono un prestito finanziario che dovrà necessariamente prevedere una restituzione del denaro utilizzato. Peraltro, come ribadito dalla coordinatrice cittadina di Fdi, Antonella Lella, un lieve ribasso d’asta è stato poi «compensato» nell’ultimo consiglio comunale che ha approvato costi ulteriori per nove milioni di euro.

«Fin da gennaio 2025 - rileva Antonella Lella - abbiamo posto all’attenzione della maggioranza una serie di quesiti, invitando a rivisitare alcuni punti del progetto. Siamo assolutamente a favore della mobilità sostenibile che, però, sia realmente a favore dei cittadini. Il Municipio 2 è la zona più penalizzata: perciò partiremo da qui per non distogliere l’attenzione su disagi destinati a riversarsi su chi abita e lavora in questa zona.

«Il Brt interessa appena il 17% del territorio barese, mentre oltre l’80% resta servito dal trasporto tradizionale», rileva Lelio De Nicolò, architetto responsabile del dipartimento urbanistico di Fratelli d’Italia. «Il problema non è una rivoluzione sulla mobilità necessaria, ma la visione complessiva. L’idea dell’intermodalità e degli scambi sembra una pezza d’appoggio per colmare le lacune di una strategia che avrebbe dovuto essere a più ampio respiro dato il suo costo. Così come i piano sosta e parcheggi avrebbero dovuto costituire la base, non arrivare in un secondo momento».

«Abbiamo affrontato il tema Brt fin dall’inizio, anche quando i tempi c’erano i tempi per correggere», conclude il consigliere comunale Antonio Ciaula. «Continuiamo a evidenziare il nostro grifo di dolore a sostegno di commercianti, residenti e automobilisti: una categoria che non deve essere vista come il “nemico”. Vogliamo una città moderna e dal respiro europeo, sostenuta da una mobilità funzionale e rispettosa dell’impatto ambientale. Ma allo stesso tempo, ogni mossa va pianificata nelle opportune modalità, offerndo l’opportunità a chi subirà l’inevitabile impatto delle opere di una serie di accorgimenti efficaci sia dal punto di vista del lavoro degli esercenti, sia su quello della stretta quotidianità dei residenti».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)