BARI - La sede per ora è praticamente deserta. Con tutti i dipendenti mandati a casa. Lavoreranno da remoto, in smart working, evitando così un contatto diretto e fisico con l’utenza. È una delle misure precauzionali e provvisorie adottate dal Comune di Bari all’indomani dell’assalto alla Ripartizione Erp, gli uffici dell’emergenza abitativa.
Martedì pomeriggio si sono vissuti momenti di fortissima tensione e paura all’interno degli uffici in via Archimede al quartiere Japigia. Qui, una decina-quindicina di persone appartenenti ai movimenti per la casa (collettivi che si battono per il diritto all’abitare) si è presentata agli sportelli per protestare e inveire verso i dipendenti, arrivando persino a chiuderli negli uffici utilizzando dei catenacci.
Un vero e proprio sequestro che ha fatto subito scattare l’allarme con l’arrivo di numerose forze dell’ordine, tanto da costringere il sindaco Vito Leccese e gli assessori Nicola Grasso (Emergenza Casa) e Carla Palone (Polizia locale) ad abbandonare di fretta l’Aula del Consiglio comunale, dove era in corso la maratona sui lavori pubblici e sul bilancio, per raggiungere la Ripartizione e dialogare con i manifestanti. Per fortuna nessuno si è fatto male, ma molti dipendenti sono rimasti visibilmente scossi e per alcuni di loro è stato necessario scortarli verso le proprie auto e le fermate dei bus per il rientro a casa in totale sicurezza. Qualche manifestante ha persino cercato di scavalcare i cancelli degli uffici, continuando a minacciare il personale comunale...