BARI - Los Angeles chiama, Bari (e Monopoli) risponde. Igor Kogan, CEO di Webdoz Inc., società americana specializzata nell’IT (Information Technology) ma non solo, e che fornisce servizi di consulenza in tutto il mondo, sta per comprare casa a Monopoli. Una scoperta casuale, nata sul web, cui è seguito per Igor e sua moglie Angela, professione medico, un viaggio a Bari e dintorni appena concluso. «Il desiderio di acquistare una seconda casa in Europa - spiega Igor - è nato da una combinazione di ragioni personali e professionali. La mia famiglia ed io siamo attratti dallo stile di vita, dalla cultura, ma anche dalle opportunità di business che l’Europa offre, in linea con la mia esperienza negli Stati Uniti. L’Italia, in particolare, con la sua storia, i suoi splendidi paesaggi, la sua cucina, la gente ospitale, ci è sembrata sin da subito la meta perfetta».
Ma come mai l’attenzione si è concentrata proprio su Bari, città che sta facendo certamente passi da gigante nel turismo, ma che ancora, soprattutto vista dagli Usa, è forse ancora un po’ ai margini di certi circuiti, e poi Monopoli. «Abbiamo scelto Bari per la sua posizione strategica nel sud Italia, per il clima simile a quello della California, ma anche per il costo della vita più basso rispetto agli Stati Uniti. Bari offre il giusto equilibrio tra la vita urbana e quella sulla costa sul bellissimo mare Adriatico. Ci ha attratto la sua autenticità e anche il potenziale relativamente inesplorato per gli investimenti immobiliari. Le proprietà sono molto più accessibili rispetto alla California e le opportunità di business non mancano. Inoltre, Bari ha un aeroporto importante, il che rende i viaggi molto comodi».
Ma è chiaro che per un investimento non bastano di certo un video su YouTube o informazioni trovate sul web. Di qui, il recente viaggio in Puglia. Diciamolo subito, le aspettative non sono andate deluse. «La mia convinzione si è decisamente rafforzata», ribadisce Igor dalle colline di Hollywood. La scelta , dopo un... ballottaggio, starebbe ricadendo su Monopoli. «Qui c’è un’atmosfera più tranquilla e pittoresca. Un luogo dove potersi immergere nella cultura popolare conservando le comodità della vita moderna. Ci vogliono solo 10-15 minuti a piedi dalla stazione ferroviaria al centro città o al mare, ed è ben collegata grazie al sistema ferroviario alle altre città costiere e a Bari raggiungibile in soli 30 minuti. L’auto non serve. Mi è piaciuta la sensazione di calore e accoglienza. Offre tutto, dalle splendide spiagge a una comunità vivace, e rispecchia di più il tipo di casa che sto cercando. Per non parlare dei ristoranti davvero eccezionali…».
Puglia amore a prima vista per Igor e Angela. Al punto che l’imprenditore americano farà da “ambasciatore” della nostra regione nel suo Paese: «È un gioiello nascosto che non ha ancora raggiunto in America la stessa popolarità turistica di altre regioni italiane, circostanza che contribuisce a renderla ancora più affascinante. Mi sono posto l’obiettivo personale di promuovere la Puglia tra i miei amici e soci in affari americani, poiché credo che una maggiore esposizione possa portare significativi benefici economici». Dal suo punto di vista (Igor alle spalle ha esperienze lavorative nelle Big Four della consulenza e ha lavorato per aziende molto importanti) qualcosa però va migliorato. «Credo sia necessario lavorare di più su marketing e promozione del territorio. Per gli stranieri che vogliono comprare casa si potrebbero inoltre offrire incentivi fiscali stimolando gli investimenti. Potrebbe essere utile un supporto e un orientamento, un “one-stop-shop” pensato dagli enti locali per aiutare l’avvio di un’impresa e l’acquisto di immobili, orientando su costruzione, ristrutturazione, consulenza architettonica, ma anche assistenza legale o sanitaria».
Altro nervo scoperto, ma questa non è una notizia, il servizio taxi. «A Bari ci sono solo pochi luoghi dove è facile trovarne uno. È quasi impossibile fermare un taxi per strada, il che può essere frustrante per i visitatori». Di qui la proposta: «un’app mobile all’avanguardia che consentirebbe sia ai residenti che ai visitatori di chiamare un taxi con un semplice tocco, rendendo il processo molto più comodo». E di app, Igor, per il suo lavoro, se ne intende.
Ma nel cuore di Igor e Angela restano soprattutto le persone. «Incredibilmente accoglienti e calorose. Ho sentito un forte senso di comunità e ospitalità durante la nostra permanenza, il che ha reso la nostra esperienza ancora più piacevole. Anche parlando solo un po’ d’italiano, non mi sono mai sentito forestiero. Persone sempre pronte ad aiutare, gentilezza e generosità sono uniche. È raro trovare un calore così genuino». Già, a Bari nessuno è straniero.