BARI - Il sospetto è che il dottor Vincenzo Coviello, ora commercialista in Bitonto, possa essere stato mandato da qualcuno a mettere il naso nei conti correnti di ministri e politici. Ed è possibile che la pubblicazione delle notizie sull’indagine, avvenuta giovedì su «Il Domani», possa aver reso più difficile se non impossibile accertare l’esistenza di eventuali complici dell’ormai ex bancario di Intesa Sanpaolo, complici di cui comunque non c’è traccia. Ma nel clima elettrizzato di queste settimane basta solo evocare l’ipotesi di dossieraggi ai danni di membri del Governo per tenere altissima la tensione. Ed è un fatto che tra la settantina di «pep», persone politicamente esposte, che l’ex funzionario del servizio Agribusiness della filiale di Bisceglie è accusato di aver «spiato» ci sono il ministro della difesa, Guido Crosetto, e sua moglie Graziana Saponaro.
Crosetto nella storia dei dossieraggi è una figura centrale, perché è dalla sua denuncia - nata a seguito di articoli pubblicati su «Il Domani» - che la Procura di Perugia ha scoperto il finanziere Pasquale Striano e i dossier che l’ex ufficiale di Pg della Procura nazionale antimafia avrebbe confezionato partendo dalle «Sos», le Segnalazioni per operazioni sospette predisposte dall’Unità di informazione finanziaria di Bankitalia.Ebbene il 22 gennaio, sentito come teste dal procuratore di Perugia Raffaele Cantone, Crosetto ha raccontato uno dei suoi sospetti sempre con riferimento agli articoli di giornale in cui si raccontava delle sue consulenze con società della Difesa e del colloquio sostenuto dalla moglie per l’assunzione nell’Aise.
Trattandosi di notizie non pubbliche (la prima), perché all’epoca dei fatti Crosetto era un privato cittadino, oppure coperte da segreto (la seconda) l’esponente di Fratelli d’Italia ha espresso a Cantone il timore che qualcuno potesse essersi introdotto nel suo conto corrente per avere contezza del pagamento delle fatture relative a quelle consulenze, e in particolare di un pagamento di 124mila euro ricevuto nel 2021. Crosetto mette a verbale che questa notizia (il pagamento della fattura) «è ancora più preoccupante» rispetto alla vicenda che riguarda l’assunzione della moglie. «Su questo punto - aveva detto il ministro - ho il sospetto che qualcuno abbia potuto introdursi nel mio conto corrente per compiere questo accertamento»...