Sabato 06 Settembre 2025 | 19:25

Bari, contro la «cattiva movida» il sindaco Leccese prepara l’ordinanza

 
Luca Natile

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Luca Natile

Bari, contro la «cattiva movida» il sindaco Leccese prepara l’ordinanza

In cantiere il provvedimento per colpire i fracassoni della notte. Nella mappa anche Poggiofranco dove il giovedì sera si danno appuntamento gli universitari

Giovedì 19 Settembre 2024, 07:00

BARI - Radiografia della dolce vita. La Bari da bere è un mosaico che racconta storie diverse e il sindaco Leccese con l’aiuto del delegato alla Bari by night Lorenzo Leonetti e dell’assessore allo Sviluppo Locale Pietro Petruzzelli, sta cercando di riassumerle tutte in una serie di provvedimenti, pianificati anche all’interno del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza, che partendo dai bisogni di ognuno rispettino le libertà di tutti. Non si tratta solo di bon ton e del rispetto dei regolamenti che scandiscono i tempi, i comportamenti e le buone maniere da tenere quando si è contagiati dalla febbre del sabato sera. C’è tutto il capitolo della prevenzione e della sicurezza rispetto a fenomeni di criminalità diffusa.

Leccese ha già avuto una serie di colloqui informali con il prefetto Francesco Russo e nei giorni a venire ha in animo di incontrare il comitato dei residenti dell’Umbertino e le associazioni di categoria degli esercenti.

Sul tavolo c’è l’ordinanza per contenere il fenomeno della movida alcolica e fracassona a tutela della salute e dell’ordine pubblico, disciplinandola negli orari, nelle espressioni, nei ritmi, nelle modalità, senza penalizzare il diritto d’impresa e d’iniziativa economica degli esercenti pubblici e quello alla quiete ed alla salute dei residenti.

All’orizzonte c’è una nuova riunione del Comitato provinciale. Dopo l’ordinanza di pubblica sicurezza su piazza Moro e piazza Umberto, conclusa l’istruttoria, il Comune punterà sta puntando alla cattiva movida. L’amministrazione sta dando un chiaro segnale di attenzione alle tante sollecitazioni pervenute sia dai residenti sia dagli operatori di Polizia.

La dolce vita barese ha facce, aspettative e richieste diverse. Quella del popolo della notte, eccessivamente euforico e loquace, malfermo sulle gambe che si lascia cullare fino a un’ora troppo tarda dal leggero stordimento di un drink e dalla musica a palla. Quella dei proprietari di pub, lounge, wine e snack bar, tea room, vending e microbirrerie concentrati in pochi isolati. Quella dei residenti stanchi della gente per strada fino a «troppo» tardi, della musica a palla sparata contro le loro finestre da dj set non autorizzati, di happy hour e «apericena» fuori orario e strade buie trasformate in vespasiani.

I problemi più grossi sono quelli del Murattiano ma «focolai» di (mala)movida si accendono ovunque. Il sindaco della notte, Leonetti, ne ha individuati più di una decina: Madonnella, Bari Vecchia, Torre Quetta, lungo il waterfront di San Girolamo, largo Giannella a Poggiofranco, Picone, San Pasquale.

«Ci sono zone che vivono situazioni di “alta tensione” - ha dichiarato Leonetti - dove i residenti sono già arrivati agli esposti per il disturbo della quiete pubblica».

Piazza De Bellis è uno dei focolai della movida degli universitari, pronto ad esplodere ogni giovedì sera. Ci sono poi via Mazzitelli e via Omodeo. Alcuni di questi focolai sono da tempo fuori controlli e hanno generato segnalazioni, denunce ed esposti dei residenti. La pressione antropica su singole porzioni di territorio diventa promiscuità, molesta.

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