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Rifiutò due volte ricovero e morì, archiviazione per 2 infermieri a Bari

 
Redazione online

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Infermieri licenziati al San Carlo di Potenza: reparti «svuotati»

Accompagnato poi dai familiari al 'Miulli' di Acquaviva delle Fonti, gli fu riscontrata un’emorragia cerebrale, fu operato e iniziò un periodo di riabilitazione, ma dopo qualche mese perse la vita. Il Gip del Tribunale barese: «notizia di reato infondata»

Lunedì 16 Settembre 2024, 16:45

BARI -  Il gip del tribunale di Bari Giuseppe De Salvatore ha disposto l’archiviazione dell’indagine per omicidio colposo a carico di due infermieri del 118, indagati per il decesso del 76enne Vito Saracino, avvenuto il 23 marzo 2019 nell’ospedale 'Maugeri' di Cassano delle Murge, in provincia di Bari.

L’uomo, dopo essere caduto e aver sbattuto la testa a terra il 22 novembre 2018 mentre passeggiava a Bitonto, rifiutò per due giorni consecutivi il ricovero in ospedale proposto dagli infermieri del 118, intervenuti sia in seguito alla caduta sia giornata successiva (su richiesta dei parenti del 76enne).

Accompagnato poi dai familiari al 'Miulli' di Acquaviva delle Fonti, gli fu riscontrata un’emorragia cerebrale, fu operato e iniziò un periodo di riabilitazione, ma dopo qualche mese perse la vita. I familiari, dopo il decesso, denunciarono gli infermieri del 118 Chiara Spagnoletti e Angelo Scalera (assistiti dagli avvocati Tommaso Poli e Nicola Selvaggi), la cui posizione è stata ora archiviata.

Il gip ha infatti ritenuti «infondata» la notizia di reato. "Dirimente risulta - si legge nel provvedimento - la questione inerente al rifiuto al trasporto in ospedale espresso dalla persona offesa». «Nonostante entrambi gli indagati avessero prospettato al Saracino il trasporto in ospedale, al fine di procedere ad approfondimenti diagnostici sulle conseguenze della caduta, gli stessi - è detto nel documento - avevano ricevuto un netto rifiuto» dal 76enne, «confermato con la sottoscrizione delle due schede paziente» del 22 e del 23 novembre 2018.

«La condotta posta in essere dagli indagati - conclude il gip - è risultata in linea con i principi posti dal nostro ordinamento». La Procura aveva chiesto l’archiviazione del caso, istanza alla quale i familiari di Saracino si erano opposti. 

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