BARI - «Siamo riusciti a riconsegnare l’alloggio di Casamassima ai legittimi assegnatari». Il presidente di Arca Puglia Centrale Pietro De Nicolo con il sindaco Giuseppe Nitti ha restituito la casa popolare attesa da 10 anni alla signora Grazia che, dopo aver firmato il contratto di assegnazione con il Comune, l’aveva trovata occupata abusivamente da una giovane coppia. Dopo lo sfratto, il caso era stato attenzionato dalla Prefettura con l’attivazione della cabina di regia tra il comandante provinciale della Guardia di Finanza, il comandante provinciale dei Carabinieri e il questore, ma aveva avuto anche particolare risalto mediatico.
«Gli abusivi hanno lasciato l’abitazione di notte e al mattino la signora Grazia ha firmato l’ingresso nella sua casa». De Nicolo spiega che «fare uno sfratto è un’operazione difficilissima. Già normalmente, gli ufficiali giudiziari fanno fatica ad eseguirlo soprattutto in presenza di un soggetto fragile e devono interessare i servizi sociali perché venga attivata la protezione sociale del Comune».
Anche con gli abusivi di Casamassima era stata avviata una trattativa mediata dal Comune nel tentativo di accelerare lo sgombero, considerata l’urgenza di sistemare la famiglia di Grazia senza più una casa dal prossimo febbraio. «Il punto vero della questione che va sottolineato - dice De Nicolo - è che ogni alloggio che sottrai alle graduatorie è una casa tolta a chi ha grossi problemi. A Bari, i primi in graduatoria ovvero coloro che potranno entrare nel primo alloggio disponibile, spero presto, hanno 15-16 punti ma questo significa che quelle famiglie sommano al loro interno una serie di grosse problematiche: invalidità, particolari patologie, mancanza di reddito, figli a carico, sfratti esecutivi sulle spalle. Arrivare a 16 punti vuol dire avere una condizione di fragilità estrema. Significa che sono famiglie che hanno veramente bisogno. Eticamente non ci deve essere tolleranza per chi occupa abusivamente un alloggio ma in realtà si può permettere di pagare un fitto se non addirittura di comprarsi una casa».
«È una bellissima giornata - ha detto il sindaco Nitti - perché Grazia e la sua famiglia, finalmente, hanno ricevuto le chiavi e sono potuti entrare nella loro casa, legittimamente assegnatagli, dopo che era stata occupata abusivamente. Questo è molto importante, perché dimostra che nessuno può calpestare le norme della civile convivenza. Ma devo anche riconoscere che gli occupanti, dopo un lungo dialogo durato giorni con me, hanno capito di aver sbagliato e hanno liberato l’immobile. Ho preso subito a cuore il caso di questa famiglia, seguendolo per tutti questi mesi».