Sabato 06 Settembre 2025 | 16:28

I «Teatri di Bari» si propongono come centri vaccinali

 
Nicola Morisco

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Nicola Morisco

Teatro Bravò di Bari, Str. Privata Stoppelli, 18

Teatro Bravò di Bari

Dal Kismet del capoluogo al Radar di Monopoli e alla Cittadella degli Artisti di Molfetta

Sabato 23 Gennaio 2021, 12:26

BARI - I teatri Kismet, Radar e Cittadella degli Artisti pronti per contribuire alla vaccinazione di massa contro il Covid-19. La Conferenza Stato-Regioni ha dato il via libera al piano vaccini e dai primi di gennaio è partita la prima fase della vaccinazione nell’intero Paese. Per mettere in atto questa straordinaria immunizzazione che ci permettere di tornare alla cosiddetta vita normale, servono ambienti grandi, riscaldati, che permettano la divisione ordinata fra chi ha appena fatto il vaccino, e deve restare in osservazione per alcuni minuti, e chi aspetta l’iniezione.
Una proposta- soluzione potrebbero essere proprio le grandi strutture che rientrano nel Tric-Teatri di Bari, ossia il teatro Kismet a Bari, il teatro Radar a Monopoli e La Cittadella degli Artisti a Molfetta.

«Il teatro è il luogo pubblico dove una comunità si interroga e prende coscienza di tutte le questioni politiche, culturali, morali, sociali – commenta Vincenzo Cipriani, direttore del Tric-Teatri di Bari-. Ed è per questo che, siamo stati costretti a fermarci, ma non ci sentiamo indifferenti, né esonerati dalla sfida di questo tempo difficile che ci disorienta e ci preoccupa, per proseguire in coerenza con i principi e lo spirito con cui abbiamo operato per decenni come presidio di cultura e riferimento del teatro di innovazione. Ecco perché vorremmo offrire il nostro sostegno alla comunità rendendo disponibili i nostri spazi per attività che possano essere utili nella gestione della fase epidemica nel territorio».

Del resto il teatro è storicamente un luogo di cura dell’anima e, in questo momento storico, potrebbe continuare a prendersi cura dell’uomo in una forma diversa.
Se questo progetto andasse in porto, va da sé che potrebbe somministrare vaccino anti Covid, ma anche un vaccino a favore della cultura. «Avevamo pensato nei mesi scorsi – prosegue Cipriani -, ad azioni come postazioni drive-in per tamponi e test nelle ampie aree esterne del teatro che permettono il distanziamento o piattaforme logistiche per l’accoglienza di comitati di volontari negli spazi interni. Si sta infatti mettendo a punto in questi giorni il nostro sostegno al Banco delle Opere di Carità, cui è stato accreditato lo spazio del Teatro Kismet per la distribuzione di derrate alimentari mirata ai lavoratori dello spettacolo in difficoltà».

Il teatro Kismet di Bari si candida, quindi, a diventare un luogo al servizio delle vaccinazioni di massa anche alla luce della recente ristrutturazione che ha visto un importante ampliamento della capacità ricettiva con la creazione di una sala da 400 posti e una tribuna retraibile, nell’ambito del Por Puglia 2014-2020 Azione 3 – Avviso per il sostegno alle imprese per la filiera dello spettacolo dal vivo Teatro Musica e Danza. La struttura in strada San Giorgio Martire a Bari di 5mila metri quadri complessivi con una distribuzione di entrate e uscite che la rendono luogo ideale per rispondere alle richieste dell’assessore Lopalco e della comunità.
«Ci auguriamo di poter tornare presto far funzionare i teatri per la loro reale destinazione artistica e culturale – conclude Cipriani-, ma intanto che il Governo decida per la riapertura si potrebbero rendere queste strutture funzionali e utili alla società in un momento così delicato».

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