Valenzano - Espressino e Gazzetta è un rito anche da queste parti. Al Glamour Caffè di Valenzano, al quartiere periferico «San Lorenzo», arrivano da tutto il vicinato: dalle Lamie (la zona storica, sede del locale), dal Boscarello e dall’Arcade, i due complessi che ne completano il perimetro. Dei circa tremila residenti, in centinaia affluiscono nel bar di Angelo Giordano (un pugno di tavolini all’interno, un altro all’esterno).
D'inverno è un via vai di genitori di ritorno da scuola (primaria e media sono distanti…). Poi è la volta degli avventori che in via Sacharov giungono per lavoro o per la spesa (farmacia, tabacchi, supermercato…). Senza Gazzetta da tempo, a causa del Coronavirus, da qualche giorno chiunque ha ritrovato il piacere delle lettura da abbinare alle consumazioni quotidiane (e ora estive). «Ne sentivamo la mancanza - commenta Angelo Giordano, 36 anni - anche se in realtà io ho continuato a comprarla. Sai, mio suocero ha una storia legata al giornale…».
Luigi De Vivo, 69 anni, insieme con la moglie Celeste, è di aiuto all'attività di famiglia, soprattutto ora che la figlia 30enne Lucia ha partorito per la seconda volta (dopo Sara, che ha 5 anni, il 10 luglio è nata Chiara). Nonno Luigi proprio non riusciva a fare a meno di sfogliare una copia della Gazzetta. «Per forza, è parte della mia vita. Quando lavoravo in un'azienda di trasporti - racconta - ero io, insieme con i miei colleghi, a trasportare le bobine della carta che arrivavano in via Scipione L’Africano, alla vecchia sede (dove ancora oggi si stampa - n.d.r.). È un lavoro che ho fatto dai primi anni 90 fino al 2008. Mi auguro davvero che arrivi qualcuno che sappia voler bene al giornale, valorizzarlo e proseguire la sua storia ultracentenaria».
Angelo annuisce e, dall’altra parte del bancone, continua a servire. «Dopo la lunga chiusura per il lockdown - afferma - il ritorno è stato difficile. Ma dobbiamo resistere e apriamo sette giorni su sette. Ovviamente, il colpo è stato durissimo, però aspetto di tornare alla normalità. A settembre voglio vedere i ragazzi che vanno a scuola e i papà e le mamme che comprano la merenda e poi tornano qui dopo aver lasciato i figli. La Gazzetta? C’è chi viene da noi solo per poterla leggere. Non tutti hanno la possibilità di acquistar una copia ogni giorno. Ma io sono contento ugualmente».
Quando ti nasce un figlio, essere felici è il minimo, anche se la recente scomparsa di Giuseppe Spinelli, ex consigliere comunale e cliente abituale, ha intristito la gente del quartiere. «Era da noi praticamente tutti i giorni - ricorda Angelo -. Anche lui, come gli altri, sfogliava la Gazzetta. Mi auguro lo facciano anche le mie figlie, fra qualche anno…».