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Gioia del Colle, il barista camerunense confessa: «Senza la Gazzetta non so stare»

 
Franco Petrelli

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Franco Petrelli

Gioia del Colle, il barista camerunense confessa «Senza la Gazzetta non so stare»

In piazza Umberto I, nel bar «Il professore – Il caffè letterario»

Lunedì 13 Luglio 2020, 10:04

Gioia del colle - Il caffè si gusta meglio con la «Gazzetta del Mezzogiorno» a fianco. Siamo a Gioia del Colle, in piazza Umberto I nel bar «Il professore – Il caffè letterario».

Il barista camerunense Gilles Yonken, con il solito sorriso, ci mostra una copia del giornale. Gilles racconta di essere arrivato, insieme ad un amico, a Gioia, tre anni orsono e di essere stato accolto molto bene. «Voglio continuare a lavorare come barista in questa azienda, dove l’amicizia regna sovrana. Poi, chissà, spero un giorno di poter gestire un bar tutto mio, sempre a Gioia, certo».

« Da sette anni - spiega l’architetto Rosangela Santoiemma - insieme al mio compagno Fabio Statilio, abbiamo cercato di unire due aspetti avvincenti della vita, l’amore per il cibo e per la cultura. Abbiamo realizzato un salotto, dove possibile consultare una serie di libri di testo, che spaziano dalla filosofia, alla filosofia e all’arte», spiega ancora Rosangela.

In un locale attiguo da qualche anno opera il «Professore in salumeria», con annessa cucina. Qui si possono assaggiare, come si fosse a casa di amici, i piatti tipici della storica gastronomia locale, con la gustosa presenza della mozzarella gioiese, con lo straordinario capocollo martinese, innaffiati dallo storico vino primitivo di questa città. Un aneddoto? «Un fatto curioso che dovrebbe far riflettere e che si accinge a non essere più tale. Abbiamo una clientela a Gioia del Colle che pare aumentare. E che pare arrivare da fuori provincia».

E come mai «La Gazzetta del Mezzogiorno» è tornata in questo caffè? «Prima di tutto perché la curiosità della notizia fa parte del desiderio di sapere, e a pieno titolo, s’inserisce negli ambiti culturali - risponde Rosangela Santoiemma - . E con il ritorno del nostro quotidiano la clientela di buon mattino è parsa in aumento. E poi “La Gazzetta” operativamente sempre presente sul territorio, rimane l’unico quotidiano che segue e sostiene i nostri problemi. Appena rimessa nel bar è come se sentissimo tutto che il peggio è ormai alle nostre spalle».

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