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Poliziotto molese in servizio a New York ostetrico per caso

 
Redazione online

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 Poliziotto di 43 anni, ha origini molesi

Provvidenziale è stato l'intervento di Anthony De Monte che ha soccorso una donna in travaglio

Martedì 14 Aprile 2020, 14:37

16 Aprile 2020, 12:10

MOLA DI BARI - «Ok, trattenga il fiato e spinga». È cominciata così l’impresa del sergente Anthony De Monte, 43enne figlio di emigranti di Mola, eroe del giorno a New York. Nella metropoli deserta per le misure anti contagio, l’intervento dell’agente del New York Police Department è stato ripreso da tutti i media. Nel giorno di Pasqua, praticamente tutti i tiggì statunitensi hanno dedicato ampio spazio a De Monte, il poliziotto che, nella notte tra sabato e domenica, insieme al collega Adam May, si è improvvisato ostetrico e ha aiutato una donna di 32 anni, incinta alla 34esima settimana ed entrata in travaglio prima del tempo, a partorire sull’autostrada.

L’agente italoamericano, che prima di entrare in polizia faceva l’infermiere, racconta: «Eravamo in servizio sulla Staten Island Expressway, che collega il quartiere più abitato dai molesi a Brooklyn, dove abbiamo notato una Toyota Camry che procedeva ad alta velocità nonostante i divieti imposti. Ci siamo lanciati all’inseguimento e abbiamo subito capito che l’uomo alla guida era il compagno di una donna in travaglio. Abbiamo fermato l’auto in direzione Est sull’autostrada vicino a Richmond Road verso le 23,30 ma l’uomo di 33 anni al volante era irremovibile: voleva raggiungere nel più breve tempo l’ospedale a 20 minuti di lì per far partorire la moglie. Abbiamo dovuto dirgli con calma - aggiunge De Monte - che stava guidando quasi al doppio del limite. Lo abbiamo rassicurato che io e il collega saremmo stati in grado di far nascere il bimbo lì». Del resto le ambulanze erano tutte impegnate nell’emergenza coronavirus.

«Le acque si sono rotte proprio in quel momento - racconta il poliziotto di origini molesi - e alle 23,42, in autostrada, è nato un bimbo vispo di quasi 3 chili. Da qui è cominciata la corsa in ospedale, con il neonato avvolto in una giacca e ancora agganciato al cordone ombelicale».

Al pronto soccorso del North Hospital dell’Università di Staten Island, ad attenderli c’erano i medici e gli infermieri che hanno accolto i due poliziotti e la famigliola con un applauso.

«I sanitari l’hanno annunciato all’altoparlante, hanno diffuso musica ed esultato». La mamma e il piccolo stanno bene.

«Non siamo eroi - spiega De Monte via social -. Pensiamo di aver fatto semplicemente il nostro lavoro come migliaia di poliziotti impegnati in questi giorni drammatici a garantire sicurezza ai newyorchesi». In servizio da 20 anni al Nypd, l’agente italoamericano ha ricevuto, insieme al collega, il pubblico ringraziamento del sindaco Bill De Blasio, del capo della Polizia James O’Neal e del governatore Andrew Cuomo.

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