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Bande musicali pugliesi Patrimonio dell'Unesco? La proposta

 
Antonio Galizia

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Antonio Galizia

Bande musicali pugliesi Patrimonio dell'Unesco? La proposta

Sono tesori da conservare: chiesto il riconoscimento quale patrimonio immateriale dell'Umanità

Martedì 10 Settembre 2019, 12:03

17:15

BARI - Una rete di bande musicali per il rilancio del patrimonio musicale pugliese ed il riconoscimento della banda musicale quale «Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco» come già avvenuto per il Tango Argentino e altre forme artistiche. E’ l’iniziativa, condivisa dai Comuni di Conversano, Ruvo di Puglia, Acquaviva delle Fonti e Trepuzzi (Le) che d’intesa con i Conservatori musicali «Tito Schipa» di Lecce e «Niccolò Piccinni» di Bari ed i festival «Talos» di Ruvo, «Cuore di banda» di Acquaviva e «Bande a Sud» di Trepuzzi, hanno deciso di fare rete e «di lavorare insieme – spiegano i sindaci aderenti – perché questo patrimonio immateriale e non, caratteristico del Sud e della Puglia in particolare, non vada disperso e venga anzi rilanciato e consolidato».

L’intesa tra enti, centri di formazione e privati punta a garantire al settore bandistico una governance adeguata, sostenuta da un apparato legislativo «divenuto ormai necessario», sottolineano i sindaci aderenti, «oltrechè una Fondazione dedicata a questa grande tradizione». «In particolare – evidenziano – questa rete pubblico-privata, forte delle proprie specificità ed esperienze e di una rete fitta di partner che ciascuno porta con sé e che si è consolidata anche grazie al lavoro progettuale svolto da ciascuno in occasione del bando regionale per l’inserimento nel Piano triennale dello spettacolo dal vivo della Regione Puglia, propone la sottoscrizione di un protocollo d’intesa con la Regione Puglia».

Gli obiettivi individuati sono: la costituzione di una rete dei festival dedicati alla banda con particolare attenzione alla tradizione e all’innovazione dei repertori; il riconoscimento della banda come patrimonio immateriale; l’attenzione al mondo della banda anche dal punto di vista dell’indotto e della promozione turistica dei territori; un sostegno stabile per le attività; l’adozione di una legge regionale che dia stabilità al settore guardando con attenzione alla formazione.

L’auspicio dei sindaci Pasquale Chieco (Ruvo), Davide Carlucci (Acquaviva), Pasquale Loiacono (Conversano) e Giuseppe Taurino (Trepuzzi) e dei direttori dei Conservatori e dei Festival è che «primo firmatario sia il maestro Riccardo Muti», che da anni si batte per «salvare le bande di paese».

Tra le proposte condivise figurano, inoltre, l’istituzione di un Museo della Banda che consenta la catalogazione dei documenti, lo studio e la divulgazione dei repertori, e di un albo regionale delle bande. A questa intesa hanno aderito i quattro sindaci e Giuseppe Spedicati (direttore del Conservatorio «Schipa» di Lecce), Gianpaolo Schiavo (direttore del Conservatorio «Piccinni» di Bari), Daniele Trevisi (direttore del festival «Cuore di Banda»), Gioacchino Palma (direttore del festival «Bande a Sud») e Pino Minafra (direttore del «Talos Festival»). Il protocollo è stato trasmesso ai massimi vertici della Regione.

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