BARI - «È una vergogna se per ottenere un servizio pubblico essenziale ti devi sottoporre a tutto questo». Così Filippo Melchiorre, candidato per Fratelli d'Italia e Nci-DIt alle Primarie del centrodestra per le Comunali di Bari, ha denunciato sul suo profilo Facebook pubblicando una foto che ritrae l'ufficio Anagrafe di largo Fraccacreta alle 15.30 di ieri pomeriggio, pieno di gente, con una coda enorme che arriva ben oltre l'ingresso. Uno scatto che, secondo l'esponente di Fdi, mostrerebbe la disorganizzazione degli uffici amministrativi cittadini a discapito dei cittadini.
C'è chi invece avanza l'ipotesi che i baresi siano accorsi in grande quantità agli uffici per chiedere cambi di residenza e altri documenti per rientrare nei parametri del nuovo Reddito di Cittadinanza. Le file all'esterno del Comune non sono una novità: ad agosto si era creata una situazione analoga, con decine di cittadini in coda, al caldo, fuori dall'edificio di largo Fraccacreta.
Dopo la segnalazione e l’aumento delle richieste di cambio di residenza tra il 10 e il 15% già accertato relativo al mese scorso, gli uffici comunali stanno facendo in queste ore una ricognizione dei dati esatti relativi agli ultimi accessi all’ufficio anagrafe e in quale percentuale siano state presentate richieste di cambio di residenza. Il sospetto è che ci sia una corsa al cambio di residenza in funzione della richiesta del reddito di cittadinanza. Per questo saranno avviati controlli finalizzati anche ad accertare se si tratti di richieste illegittime.
L’aumento delle richieste di cambio di residenza e quindi dei cittadini che si sono rivolti all’ufficio rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, non ha comunque mai, fino a ieri, si apprende dal Comune, fatto registrare tale affollamento. Il giovedì non è solo l’unico giorno di apertura pomeridiana, ma anche quello nel quale l’ufficio urp è chiuso, a differenza della mattina, ed è quindi in servizio solo un dipendente comunale.