Arrivano anche in Puglia le «Sardine», nipotine dei girotondi e parenti non troppo lontane del «popolo viola». Il sindaco di Acquaviva Davide Carlucci, con il collega primo cittadino di Bitonto, Michele Abbaticchio - entrambi dirigenti di Italia in Comune - hanno dato vita alla pagina Fb «L’Arcipelago delle Sardine», spazio digitale che, dopo le manifestazioni anti-Salvini a Bologna e Modena, ha raccolto in solo due giorni oltre 45mila adesioni.
«C’è voglia di politica perché manca un soggetto che possa fare sintesi»: è questa la riflessione da cui si muove Carlucci. «Avevo immaginato un contenitore su Fb per far confrontare più culture politiche. Ci sono tanti gruppi che stanno nascendo e si stanno consolidano, da Green Italia a Volt, Dema, Verdi. C'è un dibattito interessante anche nel Pd». L’obiettivo è evitare la frammentazione, tenendo tutti insieme con il collante dell’antisalvinismo (versione aggiornata dell’antiberlusconismo): «Il Movimento delle Sardine supera le divisioni che imbrigliano l'azione politica di resistenza al razzismo dilagante. Questa iniziativa è nata in Emilia-Romagna e lì vorremmo dare il primo contributo». «Sono “ingraiano”: i movimenti devono essere le linfa continua della democrazia - puntualizza Carlucci -. Anche in Puglia si rischia una involuzione verso il fascio-populismo. Vorremmo confrontarci con anche con dirigenti che vengono da destra. Dobbiamo creare un argine al salvinismo».
Le “sardine” pugliesi pensano già a una prima «uscita» a Taranto, anche se sul futuro dell’acciaieria non hanno un programma ben definito. E intanto nella «sala macchine» dell’arcipelago ci sono Grazia Desario, ex grillina di Barletta, nonché una attivista dell’accoglienza dei profughi, Susy Ioveno, oltre a Emanuele Quarta (Pd) di Margherita di Savoia.Con le regionali l’impegno politico più intenso: «Una lista delle sardine? Sono cauto. E’ un movimento spontaneo, nato dai ragazzi. Ma se i giovani che hanno aderito ci indicheranno altre strade, noi le valuteremo».
Le sardine evocano anche scenari gastronomici. E Carlucci non si tira indietro: «Una ricetta? Presto fatta: sardine, cipolla ovviamente del mio paese Acquaviva, e pinoli. Più due gocce di aceto balsamico, in onore dell’Emilia-Romagna…».