BITONTO - Ad un certo punto, Abdessamad El Yaagoubi, un giunco indistruttibile di 30 anni, nato nella lontana e pur vicina terra marocchina, si aggirava smarrito per le strade di Bari. Spesso, anche di notte, ghermito da solitudine e malinconia. Era successo che, dopo aver partecipato ad una gara sui 1500 su pista, la società con cui era tesserato non lo aveva più riconfermato, anche per colpa della farraginosa burocrazia. Abdo, però, ha una passione nel cuore, più forte di tutto: correre. Misurare il mondo con i passi ora calibrati, ora frenetici, del maratoneta. Legge i giornali, segue le classifiche, vede una squadra mettersi in luce, la Bitonto Runners, ne cerca il presidente, Franco Mastronarino, 63enne ex atleta e allenatore, e...
«A febbraio, sul cellulare ricevo un messaggio in inglese di uno straniero che mi chiedeva di incontrarlo per dargli una mano. Eravamo reduci da un titolo che aveva fatto grande scalpore: campioni regionali di corsa campestre in tutta la Puglia. Ecco perché si accorge di noi». Ed inizia una storia di amicizia e solidarietà, che rinsalda d’etica altezza e profonda emozione la nobile disciplina dell’atletica.
«Abdo El, come lo chiamiamo noi, atleta nazionale del Marocco, aveva un visto scaduto, con cui aveva gareggiato su pista, sui 1500. Ma lui voleva continuare a stare qui. Poi, c’era stata una sorta di disinteresse da parte della squadra che non poteva confermarlo. Insomma, c’erano difficoltà insormontabili, ma sentivo di avere un obbligo morale nei suoi confronti», racconta, commosso e al contempo fiero, Franco.
«L’ho incontrato a Bari e ho visto che era un ragazzo in gamba, educato e dai tempi straordinari. L’ho adottato, trovandogli casa di fronte alla mia a Giovinazzo». La vita precaria del fondista extracomunitario aveva bisogno di certezze e le aveva trovate incarnate in una persona.
«In questura, ho interloquito con la dottoressa Mastroleo, responsabile dell’ufficio immigrazione, e, con i suggerimenti del sindaco Francesco Paolo Ricci, ho trovato la giusta strada per regolarizzare Abdo. Ho fatto in modo che riprendesse ad allenarsi con una runcard, così poteva pure partecipare alle gare». Il giovane atleta, nei giorni scorsi, è stato omaggiato dalle autorità comunali ed ha ricevuto il tanto agognato permesso di soggiorno.
Abdo, laureatosi in psicologia anni fa presso l’università du Al-Karaouine di Fes, una delle più antiche del mondo, è raggiante: «Qui non ho trovato una squadra, ma una autentica famiglia. Sono tutti meravigliosi con me. E Franco è il mio punto di riferimento: unico». Mastromarino, dal canto suo, loda questo asso che ha vinto venti corse su ventuno, in regione e non solo: «Ai Campionati italiani di Pescara ci ha rappresentati sui 10mila metri e a Telese difenderà i nostri colori nella mezza maratona. Con lui, la nostra formazione ha fatto un salto in avanti incredibile nelle classifiche nazionali. Tutti i nostri iscritti si sentono motivati dalla presenza di questo fuoriclasse. Così, cambiano i nostri progetti, non solo nella categoria master».