Arriva il 10 dicembre all'Arci Rubik di Guagnano (Le) la cantautrice milanese Assurditè. Uno spettacolo riservato ai soci Arci con brani che navigano nel mare dell’indie pop influenzato dalle onde dell’R&B. La produzione artistica di Chiara Balzan, questo il suo vero nome, non è composta solamente da opere musicali ma anche da opere figurative, gioielli e sculture, interessandosi quindi all'arte a 360 gradi. Quest’estate ha portato la sua musica sui palchi dei festival italiani con il “Vorrei Che Fosse Un Tour”. La data di Guagnano sarà aperta dalla musica della leccese Lauryyn.
Chi ancora non fosse socio Arci può tesserarsi al costo di 10 euro con validità fino al 30 settembre 2023. Info e prenotazioni https://portale.arci.it/preadesione/arci-rubik/ - 3662933859
«Tutto quello che mi sta succedendo ha sorpreso davvero anche me. Ho iniziato da appena due anni a pubblicare le mie cose, e i risultati mi fanno credere in quello che faccio. Sono molto felice - racconta Assurditè alla Gazzetta, spiegando anche che «il mio nome d'arte è un neologismo nato da una chiacchierata con un'amica, e rappresenta me e il mio modo di prendere delle scelte».
La passione per la musica per Chiara nasce da bambina: a 11 anni il primo corso di canto, poi, in una scuola professionale, studia pianoforte e composizione, che continua a coltivare ancora oggi. Inizialmente cantava solo cover, fino a quando non ha incontrato un professore di canto che l'ha spinta a scrivere la sua prima canzone: «Ho scoperto una valvola di sfogo. Prima mi cimentavo a cantare quello che ascoltavo in famiglia, Etta James, Ella Fitzgerald. sto andando avanti a piccoli passi, ma di cose belle ne ho già fatte tante, ne sono consapevole».
Oggi gli ascolti di Chiara annoverano tantissima musica italiana, cantautorato, ma anche produzioni recenti, Frah Quintale, Calcutta, Gazzelle. Il concerto che proporrà a Guagnano sarà diverso da quelli del tour estivo: «Sono passata dalla full band in 4 a un live più intimo, diverso. Saremo in due a suonare, anche strumenti diversi, dal pianoforte all'ukulele, ci saranno atmosfere R&B, elettroniche, afrobeat». E per il futuro si augura una serie di cose belle: «Mi piacerebbe suonare nei palazzetti, negli stadi, sono i posti dove arrivano gli artisti affermati, e arrivare a più gente è sempre l'obiettivo di chi fa il mio. Poi vorrei anche aprire un locale a Milano e farlo diventare un punto di riferimento culturale non solo per i musicisti, ma per gli artisti a tutti gli effetti, per esporre all'interno le loro opere».
