Sarà il grottagliese Andrea Laviano ad aprire quest’oggi il «Beethoven Festival», promosso via streaming dalla Camerata Musicale Mediterranea, brand dell’Accademia Musicale Arthemis. Alle ore 19, dai canali social di «Arthemis» e «Mediterranea», il prodotto del conservatorio «Paisiello» di Taranto, che nel 2020 ha concluso il biennio di pianoforte con 110/110 e lode, sotto la guida del maestro Paolo Cuccaro, omaggerà il leggendario compositore tedesco con queste esecuzioni da programma: Sonata n.15 op.28, detta «Pastorale», in Re maggiore; tema e variazioni sull'aria «Nel cor più non mi sento» tratta dalla «Molinara» di Paisiello, WoO 70, in Sol maggiore; Sonata n.30 op.109, Mi maggiore.
Sull’onda dei 250 anni dalla nascita di Beethoven, scoccata il 17 dicembre del 2020, l’Accademia Arthemis con la Camerata Musicale Mediterraneo promuovono un programma festivaliero fatto di incontri dialoghi e musica, da oggi, 2 aprile, al 5
aprile. Dopo il concerto inaugurale di Andrea Laviano, classe 1995, che tributerà con il suo talento riconosciuto col primo premio al III Festival «Città delle Ceramiche» e al I concorso internazionale «Domenico Savino», domani 3 aprile, dalla ore 19, andrà in scena il talento musicale di Paola Malknecht. La pianista tarantina, classe 1988, altro prodotto dal massimo dei voti con lode del «Paisiello», sotto la guida della prof.ssa Gelsomina Piscitelli, eseguirà il concerto dal titolo Sharing the Soul,
attraverso queste interpretazioni «beethoveniane»: Sonata n.31 op.110 in Lab maggiore; I. Moderato cantabile, molto espressivo; II. Molto Allegro; III. Adagio ma non troppo / Fuga: allegro ma non troppo. La «condivisione dell’anima» sarà firmata da Malknecht, la cui bravura è stata già riconosciuta in concorso internazionali come «Città di Brindisi» e l’internazionale «Luigi Ferrero».
(Maurizio Lomartire)
Il «Beethoven Festival» proseguirà il 4 aprile, alle ore 19, attraverso il salotto musicale in cui il direttore d’orchestra Maurizio Lomartire parlerà di Ludwig van Beethoven. L’esperto, musicista eclettico, discorrerà sulla figura geniale a cavallo tra
il Diciannovesimo e Diciottesimo secolo, in una intervista tenuta da Sara Lacarbonara. L’insegnante accademica e direttrice artistica della scuola «Arthemis» è una figura di spicco nazionale. La sua molteplice veste di pianista solista, camerista e
cantante lirica la vede impegnata in un’intensa attività concertistica che la porta a esibirsi in importanti rassegne e festival musicali in Italia e all’estero. Lacarbonara spiega: «Beethoven ci dona una inesauribile mole di spunti e prospettive offerte
all’ascoltatore dall’analisi delle sue partiture. Troppo spesso la monumentalità della musica classica rappresenta un muro invalicabile, il nostro obiettivo è catturare e appassionare in maniera alternativa. Proporre, in prima assoluta, al bacino d’utenza rappresentato da Taranto e dalla sua provincia, un incontro mirato allo sviluppo diretto, “sul campo”, di un dialogo tra pubblico ed non addetti ai lavori. Quale occasione migliore quella dei festeggiamenti per i 250 anni dalla nascita del grande
compositore per depositare le basi di un dialogo culturale che crei le fondamenta per un appuntamento che si possa rinnovare di anno in anno, creando una tradizione culturale radicata. Nasce quindi sulla falsariga dei dialoghi platonici, tramite
domande e proposte di spunti tematici musicali ed in un clima molto stimolante per tutti, Il salotto in casa Beethoven».
A chiudere il festival dedicato al genio del pianoforte, lunedì 5 aprile, sarà l’attesa «Beethoven Marathon», ovvero una maratona musicale per la festa di conclusione della kermesse. La proposta festivaliera, come tutti i precedenti appuntamenti, verrà trasmessa in diretta streaming sui canali social dell’Accademia Musicale Arthemis. Numerosi suoi allievi tributeranno la leggenda del pianoforte con le loro performance.
L’accademia musicale Arthemis viene fondata nel 2014 dai musicisti Sara Larcabonara e Giovanni Marinotti, «dall’esigenza di apportare un contributo culturale di spessore al contesto territoriale di Taranto e della sua provincia». Ad oggi sono più di 250 gli allievi che hanno, con profitto, frequentato o che frequentano i corsi dell’Accademia. L’intento, dal punto di vista formativo, è quello di allargare gli orizzonti didattici di educatori, insegnanti ed operatori sociali, affinché sappiano trasmettere i valori più intensi che solo la cultura musicale ed artistica può trasmettere.