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Nicola Morisco
16 Dicembre 2020
È disponibile da qualche giorno sulle piattaforme digitali 21E43, il singolo d’esordio della promettente 21enne cantautrice barese Bianca Lancia, nome d’arte ispirato dalla figura dell’ultima moglie dell’imperatore Federico II di Svevia. Il pezzo, inoltre, è corredato da un video girato da Marco Agostinacchio, interpretato dalla stessa cantautrice e da Cristiano Turtur. Il video clip ripropone le atmosfere intime del brano, attraverso una poetica delle immagini riprese in ambienti per lo più chiusi, giocate sulla delicatezza degli sguardi e l’espressività degli attori.
Il brano anticipa l’uscita dell’Ep Confusione, che sarà disponibile nei prossimi mesi su Vinve Multimedia. 21E43, dalle sonorità elettro-pop indie, rappresenta per la cantautrice barese «il racconto intimo di ogni giovane donna, del proprio percorso di crescita, di passaggio dall’età adolescenziale all’età adulta in cui elementi come la sofferenza, l’amore, la solitudine, la voglia di riscatto, vengono descritti in maniera personale ma anche universale».
Bianca, che studia Lettere all’Università di Bari (indirizzo Cultura teatrale), ha iniziato ad appassionarsi alla musica e alle arti sceniche da piccolissima. «Ho cominciato a studiare canto a undici anni e ho seguito un percorso di musica classica, per passare alla musica pop con l’insegnante Rita Passerini. Attualmente studio anche all’accademia “Ribalte - Ante in scena” di Molfetta diretta da Luisa Moscato, dove studio canto, teatro e danza. Voglio portare avanti contemporaneamente gli studi universitari e quelli artistici».
In 21E43, che rappresenta l’orario in cui si consuma l’epilogo di un rapporto d’amore in crisi ed esplode il dolore cantato per tutte da Bianca, è evidente l’estensione vocale dell’artista barese, ma anche il timbro caldo e avvolgente che sfocia in emozioni in cui riconoscersi. Il brano è stato arrangiato da Maurizio Loffredo, che ha rivestito il sound della cantautrice con sonorità nuove e ricercate, senza rinunciare a fraseggi orchestrali e strumenti acustici. L’intera produzione discografica, curata da Vincenzo Vescera, è stata realizzata negli studi romani di Gli Artigiani Studio di Daniele Sinigallia e Loffredo.
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