Ha pubblicato da poco il singolo «Tramonti sul mare» (Urlo Records) dopo il successo dello scorso anno della frizzante «Marie», ed è pronto a far uscire il suo primo album: è Osvaldo (Greco), salentino doc (è nato a Veglie, provincia di Lecce), cantautore poliedrico e intenso che dopo aver vissuto a Milano è tornato nella sua Puglia per fare musica. E dopo varie esperienze con diverse band (ha all'attivo anche una partecipazione ad Amici con La Gente), si sta concentrando sulla sua carriera da solista (è stato selezionato fra i 130 finalisti di 1M Next, il contest per artisti emergenti che premia con un'esibizione sul palco del Concerto del Primo Maggio a Roma). Lo abbiamo intervistato per carpire le sue emozioni a pochi giorni dall'uscita del brano (il videoclip sarà online il 12 aprile).
Come è nata «Tramonti sul mare»?
«L'anno scorso, intorno a giugno/luglio, ero in vacanza nella mia casa al mare, a Torre Lapillo (Le). Avevo già una bozza di questa canzone, il significato preferisco tenerlo per me, ma il messaggio che voglio mandare è quello di una ricerca, quando c'è qualcosa o qualcuno a cui tieni davvero, che magari ti sfugge dalle mani, tenti di riprendertelo, perché sai che ti fa stare bene. I provini di questo brano sono stati tutti registrati nella casa al mare, dove ho organizzato un mini-studio, e abbiamo terminato il lavoro quest'inverno, insieme agli altri brani che andranno a comporre l'album, in programma dopo l'estate»
Che significato ha per te il mare?
«Il mare mi ricorda tanto l'infanzia, mi appartiene profondamente. Mi è mancato tanto quando sono stato via, ed è stata una delle ragioni per cui sono tornato giù»
Cosa ci dobbiamo aspettare dall'album a cui stai lavorando?
«Sicuramente un nuovo sound, diverso dal singolo del 2018, "Marie", mi rifaccio molto agli anni '80. L'album è quasi pronto, vorremmo presentare un singolo estivo e poi farlo uscire: stiamo facendo ancora qualche modifica alla tracklist, sono canzoni ballabili»
Grazie a 1M Next 2019 sei stato selezionato fra i 130 nuovi artisti che potevano guadagnare un posto sul palco del concerto del 1 maggio a Roma in piazza San Giovanni. Come hai preso questa notizia?
«Sono stato molto felice e inaspettata, perché ho partecipato con il singolo dello scorso anno, che ho quasi "stancato". La cosa bella è stata la risposta del pubblico: avevo bisogno di voti online, c'è stato un susseguirsi di condivisioni molto importante»
Tra dieci anni dove vorresti vederti?
«In giro a suonare. Sui palchi, sempre a fare musica»
Chi c'è fra i tuoi riferimenti musicali? Cosa ti piace ascoltare?
«Ho una grande passione per gli storici cantautori italiani, da Tenco a De André a Battisti, sono cresciuto con loro. Mi piacciono molto i nuovi cantautori, la nuova scena italiana, anche i più veterani, da Niccolò Fabi a Jovanotti, ascolto Afterhours, Verdena, Marlene Kuntz. Poi ancora nel panorama internazionale Radiohead e Coldplay»
Hai una grande esperienza di palco, ma ora ti sei dovuto chiudere in studio a registrare: in quale delle due situazioni sei più a tuo agio?
«Molto più durante il live. Quando sono in studio non vedo l'ora di suonare dal vivo, mi piace farlo, mi appassiona. Portare la musica davanti alle persone, farla ascoltare, è l'emozione più grande»
Facciamo, infine, un passo indietro: cosa è rimasto dell'Osvaldo che aveva deciso qualche anno fa che la musica sarebbe stata la sua vita, e invece cosa è cambiato?
«È rimasta la determinazione di voler fare musica. Sono cambiate tante cose, in positivo: avere una risposta da parte di chi mi segue, è stimolante, è cambiato il modo di vedere le cose. E poi ho scelto io di tornare al Sud: il pubblico mi piace, è la terra a cui appartengo»