Il figliol prodigo Galano passerà alla storia del Bari oltre da Robben del Tavoliere come «Il signor 9 settembre 1943» l'anno in cui l'Italia nella seconda guerra mondiale combattè accanto ai tedeschi sino al giorno prima e contro dal giorno dopo. Così lui vicentino sino al giovedì e di nuovo barese dal sabato.
Non vi sarebbe nulla di strano se non fosse che la «conversione» è avvenuta recitando un gol dolce per il Pater Appulo e nello stesso uno velenoso per la Mater Veneta. Se dopo tutti questi scherzi i vicentini «magna gatti» non ci hanno ancora dichiarato guerra vuol dire che sono davvero dei gran signori.
Virna Trerotoli, Conversano (Bari)