Giudici onorari in condizioni di precarietà: il flash-mob a Bari
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Pasquale Sardano, Andria
01 Dicembre 2016
Seguo con molta attenzione quanto viene detto e scritto in merito al referendum del 4 dicembre.
Ritengo che qualunque sarà l'esito di tale consultazione noi avremo perso un'occasione per una svolta di crescita democratica in questo paese (con la p minuscola).
Mi spiego, se dovesse vincere il SI proveremo il rammarico di aver scomodato il corpo elettorale sottoponendo al suo giudizio un qualcosa che sinceramente poteva essere fatto molto meglio, magari col contributo di forze politiche che prima avevano contribuito alla stesura e poi per opportunità politica sono «fuggite».
Se dovesse vincere il NO siamo al punto di partenza, con l'illusione di porre mano a "breve" ad una impellente riforma della Costituzione.
Nel nostro paese (sempre in piccolo) viviamo da tifosi come se fossimo allo stadio, tra le peggiori tifoserie, anche quando dovremmo spogliarci di tale ruolo e affrontare le problematiche con molta serietà.
Il mio è un grido di dolore, sicuramente condiviso da molti cittadini.
Pasquale Sardano, Andria
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