«Non sono venuto prima, perché non volevo disturbare», ha detto papa Francesco in visita nei luoghi feriti dal terribile sisma di agosto.
Ancora una volta colpisce il timbro colloquiale e amichevole del pontefice. È sempre stata la sua cifra comunicativa e questo suo modo pratico di relazionare con tutte le persone piace molto.
Troppo spesso gli uomini di potere, magari dotati di ampia cultura e sottile intelligenza, non dispongono della facoltà di rapportarsi con le persone comuni.
Oggi più che mai è importante mettere al primo posto l’umiltà. Per fare opera di divulgazione o per essere seguiti in un percorso di politica o di confessione religiosa, il distacco e l’indifferenza non ripagano mai.
Fabio Sìcari, Bergamo