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Mattarella a Taranto per inaugurare il «Festival della cultura paralimpica»

Mattarella a Taranto per inaugurare il «Festival della cultura paralimpica»

 
Redazione online

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Prima di raggiungere la sala il capo dello Stato ha visitato la mostra fotografica dedicata agli atleti paralimpici e allestita negli spazi dell’Arsenale

Martedì 14 Novembre 2023, 11:42

18:56

TARANTO - Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Taranto per l'inaugurazione  della quarta edizione del Festival della Cultura Paralimpica.

Mattarella ha raggiunto l’Arsenale militare marittimo per la cerimonia di inaugurazione del festival, in programma da oggi al 17 novembre. Un evento nel segno dello Sport, linguaggio universale, a sottolineare la sua capacità di superare limiti, confini e barriere.

Ad accogliere il Capo dello Stato sono stati il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, e il ministro per lo Sport Andrea Abodi. Presenti, tra gli altri, il presidente del Comitato Italiano Paralimpico Luca Pancalli.

LE PAROLE DI MATTARELLA - A Taranto c'è «una tappa di questo percorso di civiltà, che il movimento paralimpico sta spingendo, sospingendo l’intera Italia in questo percorso di civiltà» ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. «Ogni barriera che si abbatte - ha aggiunto - è un successo per tutta la società e in questi anni il movimento paralimpico ha fatto abbattere molte barriere» facendo «emergere talenti», «sono grandi risultati di cui esser fieri». «C'è un nesso inscindibile fra cultura e libertà - ha proseguito -  lo stesso vale per lo sport».  «I successi raggiunti e le medaglie raccolte sono un traguardo, ma soprattutto una sollecitazione. Queste medaglie danno grande orgoglio all’intero Paese, consentono di seguire con sempre maggiore ammirazione lo sport paralimpico».

«Tutti gli atleti si misurano con difficoltà, limiti e capacità, cercando di superarli - ha aggiunto - I motivi di orgoglio sono una sollecitazione a tanti altri giovani a impegnarsi nello sport paralimpico. Sono talenti di cui il Paese ha bisogno, nello sport e negli altri settori della vita sociale».

Prima di raggiungere la sala dove si svolge la cerimonia di apertura del Festival, Mattarella ha a lungo visitato la mostra fotografica Corpi a regola d’arte dedicata agli atleti paralimpici e allestita negli spazi dell’Arsenale. Ha poi firmato l’albo d’onore dell’Arsenale. All’ingresso in sala, accolto da un lungo applauso, Mattarella ha salutato gli atleti seduti in prima fila e ha preso posto a fianco del ministro dello Sport, Andrea Abodi. 

IL MINISTRO ABODI - «Quello dello sport è un linguaggio universale - ha detto il ministro dello Sport Andrea Abodi - lo dice proprio lo spirito di questo appuntamento. Quella dello sport in generale e della cultura paralimpica merita un’ulteriore affermazione che non è solo dettata dalle medaglie, tante, crescenti e un numero sempre più ampio di persone che riscopre la vita in qualche maniera. Una ricerca molto interessante che è stata fatta ci fa sapere che il 75% delle persone con disabilità, quindi degli atleti paralimpici che intraprendono questo percorso sono felici».

«Penso che questa - ha aggiunto - sia una chiave di interpretazione dello stato d’animo che dovremmo scoprire anche noi che pensiamo sempre a quello che non abbiamo, mentre queste donne e questi uomini riescono a valorizzare al massimo quello che hanno».

IL PRESIDENTE PANCALLI -  Luca Pancalli, presidente del Comitato italiano paralimpico, ha spiegato che è stata scelta Taranto «perchè è una porta aperta sul Mediterraneo e il Mediterraneo per me, nonostante viva le effervescenze notevoli di questo periodo, è un luogo di dialogo tra i popoli e lo è sempre stato storicamente. Noi vogliano mostrare uno sport che abbia la capacità di essere un linguaggio universale per superare barriere, tentare di costruire un Paese più civile, più equo e più giusto».

«Noi - ha aggiunto - siamo consapevoli di rappresentare un pezzo di mondo dello sport. Naturalmente ci confrontiamo con lo sport che spesso è declinato come contenitore di medaglie. Noi siamo convinti che non è solo questo. Lo sport è un pezzo di politiche pubbliche del Paese sulle quali avere la capacità di investire, che non devono rappresentare un costo, perchè anche attraverso lo sport si può costruire un Paese migliore, più equo e più solidale.

A chi si rivolge il Festival? «A me piace pensare, da quasi sessantenne - ha risposto Pancalli - che parli ai giovani, alle scuole, perchè sono loro ai quali dobbiamo affidare il futuro di questo Paese, dobbiamo riuscire a trasferire loro la responsabilità di partire sempre dalle persone più fragili. Il Festival della cultura paralimpica è questo: si parte dalle persone più fragili, le si mette nelle condizioni di guardare non a ciò che hanno perso ma a ciò che è rimasto e diventano dei grandi atleti. Se per metafora questo avvenisse nei percorsi della vita quotidiana di tutte le persone disabili, con percorsi formativi per l’inserimento lavorativo, avremmo un Paese migliore».

Pancalli ha poi sottolineato che «il presidente della Repubblica nobilita questa quarta edizione, siamo orgogliosi ma nello stesso tempo ci trasferisce un carico di responsabilità per quello che dobbiamo continuare a fare». 

IL GOVERNATORE EMILIANO - Dal canto suo il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha sottolinerato che «Il presidente della Repubblica, con il suo solito intuito paterno, ha capito che la sua presenza qui avrebbe svolto una funzione importantissima, sfondando il limite della competizione sportiva e andando al cuore della necessità umana di questa città che ha bisogno di lealtà, ha bisogno di essere trattata con gentilezza, con intelligenza, senza tradimenti e soprattutto ha bisogno del sostegno dello Stato»

«Questa - ha osserva il governatore - è un città che si è sacrificata ora per la guerra ora per la produzione nazionale dell’acciaio, ora per essere la più importante base militare della Marina e ha una situazione sociale molto complicata. Quindi la presenza del presidente oggi è meravigliosa e importantissima».

«Quando la Regione Puglia «ebbe l’idea - ha aggiunto Emiliano - di organizzare i Giochi del Mediterraneo a Taranto e riuscimmo ad ottenerne l’organizzazione dal Comitato olimpico internazionale abbiamo subito pensato che questo evento non dovesse limitarsi ad una competizione sportiva e basta. Che dovessero esserci una serie di eventi collegati e anche di preparazione a questa data del 2026». E, ha concluso Emiliano, "il primo che ci è venuto in mente è stata proprio il Festival della cultura paralimpica anche perchè io sono un buon amico del presidente della federazione. Quindi ben volentieri abbiamo organizzato questo momento così importante». 

AMBIENTALISTI A MATTARELLA: «A TARANTO VIOLATO IL DIRITTO ALLA SALUTE»

«Il motivo che l’ha portata in questa circostanza nella nostra città è fra i più nobili e apprezzabili: a sostegno delle persone con disabilità e dello sport, ma la circostanza della sua venuta non può esimerci dal portare, ancora una volta, alla sua attenzione, i drammi che vive la nostra comunità».

Così il movimento Giustizia per Taranto in una lettera consegnata oggi al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha partecipato all’inaugurazione del Festival della cultura paralimpica. «Ci riferiamo - aggiungono - alla questione ambientale, a lei già nota e che, lungi dall’essere risolta, continua a procurare infinito dolore agli abitanti di questa splendida terra, oltremodo vessata. In merito agli impianti dell’ex-Ilva, ora Acciaierie d’Italia, ad oggi persistono ancora tutti i problemi arrecati dalle fonti inquinanti e le soluzioni prospettate, oltre a restare sulla carta, non paiono assolutamente in grado di risolverli». Gli ambientalisti fanno rilevare che «le leggi fin qui varate per salvare l’ex Ilva sono ben quindici e nessuna ha considerato il bene di Taranto e dei tarantini. La maggior parte di esse ha avuto come unico obiettivo quello di innalzare i livelli consentiti di inquinamento e aggirare le norme europee e nazionali, nonché l’azione della magistratura in difesa della comunità».

Secondo il movimento Giustizia per Taranto «occorre prendere atto, una volta per tutte, del fallimento di un’operazione di salvataggio che non ha alcuna prospettiva, non solo ambientale, ma anche economica e occupazionale. Facciamo appello alla sua saggezza - concludono - per mettere fine a questo stillicidio umano, economico e sociale contribuendo, con la sua figura, al ripristino del più alto senso di giustizia, finora negato da leggi che l’hanno subordinata al peggiore agire politico, in spregio ai nobili valori della nostra Costituzione».

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