POTENZA - Dobbiamo fare della Basilicata il baricentro del rilancio del Sud». Lo ha detto a Potenza il premier Giuseppe Conte al termine dell’incontro con i sindaci e i rappresentanti delle associazioni di categoria sul Contratto istituzionale di sviluppo per la Basilicata. Conte ha ricordato di essere stato alcuni giorni fa (il 19 gennaio scorso) nell’altro capoluogo di provincia della Basilicata, Matera, in occasione delle celebrazioni per l’inaugurazione dell’anno da Capitale europea della Cultura 2019. «Dobbiamo - ha proseguito - agganciarci al treno di Matera ed estendere anche a Potenza un progetto di sviluppo di questo territorio». «Per Matera - ha continuato - abbiamo già varato un progetto per una ventina di iniziative per rafforzare il piano infrastrutturale, ma dobbiamo coinvolgere tutto il territorio».
«Con questo contratto istituzionale di sviluppo cercheremo di far sistema tra pubblico e privato, di favorire e promuovere l’elaborazione e la presentazione di progetti che poi andremo tutti insieme a realizzare». «In Italia non c'è un problema di fondi: ci sono le risorse finanziarie, ci sono miliardi di fondi strutturali, ma bisogna saperli spendere, e non possiamo finanziare progetti che non hanno un rilievo strategico, oppure che hanno un corto respiro, che si perderebbero dopo qualche tempo», ha aggiunto il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, rispondendo ai giornalisti: «Dobbiamo selezionare - ha aggiunto Conte - i progetti sostenibili e plausibili, che hanno un rilievo strategico, e questi andremo a finanziare».
«Sono qui per un piano di sviluppo del territorio che non vuole operare distinzioni di colore politico: mi rivolgo a tutti i sindaci, tutti sono invitati a presentare dei progetti con i rappresentanti del tessuto imprenditoriale». Così il premier Giuseppe Conte, stamani a Potenza a margine di un incontro con i sindaci sul Contratto istituzionale dello sviluppo: «A me - ha aggiunto - non interessa il colore politico e non è un elemento di differenziazione».
«Anche se rinforzeremo l’autonomia di alcune regioni lo faremo in modo ragionevole e razionale per preservare la coesione nazionale": così il premier Conte commenta il processo di autonomia regionale. «Sono garante della coesione nazionale - aggiunge - e non sottrarremo nulla al Sud, riconosceremo specifiche competenze ad alcune Regioni del Nord che sono in condizione di poter rivendicare queste specifiche competenze. Ma non pregiudichiamo il quadro complessivo dello Stato e riequilibreremo con meccanismi di solidarietà l'eventuale pregiudizio per altre regioni».