Lunedì 08 Settembre 2025 | 23:37

Bari, i lavoratori dello spettacolo in protesta: chiesti ristori e riforma settore

 
Redazione online (foto Luca Turi)

Reporter:

Redazione online (foto Luca Turi)

«A un anno esatto dal blocco totale del mondo dello spettacolo - lamentano - stiamo sopravvivendo a stento con l’elargizione di quelle misure tampone, completamente insufficienti, adottate dal Governo»

Martedì 23 Febbraio 2021, 17:40

Anche a Bari stanno protestando in piazza i lavoratori della cultura e dello spettacolo: «A un anno esatto dal blocco totale del mondo dello spettacolo - lamentano - stiamo sopravvivendo a stento con l’elargizione di quelle misure tampone, completamente insufficienti, adottate dal Governo». Al loro fianco sono scese in piazza anche alcune decine di genitori che protestano contro l’ultima ordinanza regionale sulla scuola che ha disposto la didattica digitale integrata al 100% per tutti gli alunni e gli studenti pugliesi. "No alle scuole chiuse in Puglia - dicono - no al lockdown esclusivo dei bambini e delle bambine».


Il sit-in degli operatori del mondo dello spettacolo è stato organizzato davanti al teatro Piccinni dall’Arcipelago Spettacolo dal Vivo Puglia che ha aderito alla mobilitazione nazionale Spettacolo e Cultura indetta dal Movimento autonomo indipendente nazionale 'Professionisti Spettacolo e Cultura-Emergenza Continuà e Rete Intersindacale Risp. "Chiediamo - dicono - lo sblocco immediato e conseguente erogazione dei ristori rimasti in sospeso, la tempestiva convocazione di un tavolo interministeriale, l’attuazione di una ormai necessaria riforma strutturale, formale e fattuale, del settore». Gli operatori chiedono inoltre «la progettazione e realizzazione di tutte le misure, economiche e non, relative ai protocolli di sicurezza, necessarie a garantire una vera e totale ripartenza del settore; la concretizzazione di provvedimenti finalizzati al finanziamento e al sostegno delle piccole e medie realtà che si occupano di spettacolo e di cultura, che ad un anno dal blocco del pubblico spettacolo rischiano di chiudere e di non poter più compiere il loro fondamentale ruolo legato alla cultura di prossimità su tutto il territorio del nostro Paese».

(foto Luca Turi)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)