FOGGIA - Un mese dopo il successo nel derby col Brindisi, il Foggia ritrova i tre punti e il sorriso. L’astinenza si ferma a cinque giornate senza vittorie. Peralta, dal dischetto, e Salines i marcatori di una vittoria per 2-0 costruita con un discreto primo tempo e legittimata nella ripresa, dove la supremazia dei «Satanelli» emerge a tutto campo.
Per il match col Messina, Cudini deve ancora fare a meno di Rizzo, Antonacci, Marino e Beretta. In compenso c’è il reintegro di Frigerio, alla prima convocazione in questa stagione dopo le frizioni con la società legate al mercato. Il tecnico rossonero sceglie l’assetto con la difesa a 4 per affrontare i siciliani. Di Noia fa il play, Peralta preferito a Schenetti sulla trequarti. In prima linea c’è Tounkara accanto a Tonin.
Assenze anche dall’altra parte, fra squalifiche e infortuni: out Lia, Buffa e Frisenna. Modica dispone i suoi con il consueto 4-3-3, che ruota attorno al regista Franco. Al centro dell’attacco c'è Zunno anziché Plescia. Duello tra formazioni in crisi di risultati e che non vincono da un mese. Partita subito vivace, ma che nella prima parte non offre molto in tema di spettacolo e giocate di qualità. Nei 15’ iniziali, i siciliani ribattono colpo su colpo agli attacchi del Foggia. La prima opportunità di rilievo capita proprio sui piedi di Firenze, che calcia però debolmente: Nobile para senza problemi.
Superato il primo quarto d’ora di gioco, il Foggia aumenta la pressione e prova a schiacciare gli ospiti nella loro metà campo. La squadra di Cudini alterna fraseggio e lanci in profondità, ma non incide nell’area di rigore presidiata dalla difesa giallorossa e da Fumagalli: scelte sbagliate negli ultimi metri, cross fuori misura o che pescano in ritardo le punte, non c’è incisività dalle parti del portiere dei peloritani, ex rossonero. Intorno alla mezz’ora un brivido per il Foggia, che nasce da un angolo degli ospiti: Nobile incerto in uscita, i giallorossi non ne approfittano. Poco dopo, la gara si sblocca. Manetta «cintura» in area Carillo: ammonizione e calcio di rigore. Dagli undici metri, Peralta infila il pallone nell’angolo basso alla destra di Fumagalli, che intuisce ma non ci arriva. Passati cinque minuti, il raddoppio sembra cosa fatta: incursione sulla sinistra di Tonin, che converge in area e serve Tounkara, che a sua volta appoggia per l'accorrente Peralta: è un «rigore in movimento», ma l'italo-argentino spedisce il pallone a fondo campo.
Nella ripresa, il Messina abbozza una reazione. Tentativi di rimonta smorzati subito dal Foggia, che cerca il raddoppio e lo trova quando il cronometro sta per toccare la metà del secondo tempo: lampo in area di Salines, che prima impegna di testa Fumagalli e poi di sinistro, sulla ribattuta, firma il tap-in vincente.
Un 2-0 che accentua la crisi del Messina, terz’ultimo e al quarto ko di seguito. Il Foggia abbina stavolta, alla compattezza e solidità esibite anche lunedì scorso in casa della capolista Juve Stabia, maggiore concretezza sotto porta. «Vittoria che fa morale - commenta Cudini a fine gara -. Tre punti importanti. Siamo stati determinati e prolifici». In casa i rossoneri hanno un altro passo: 4 vittorie, 3 pareggi, nessuna sconfitta. E venerdì c’è un altro appuntamento allo Zaccheria: l’anticipo col Latina, in cerca di riscatto dopo il pesante 3-0 subito in casa per mano del Picerno.