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Il Bari espugna Catanzaro, al «Ceravolo» finisce 1-2 e per i biancorossi la serie B è sempre più vicina

 
Davide Lattanzi

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Davide Lattanzi

Calabresi in vantaggio al 22' con Fazio, poi i pugliesi ribaltano tutto con un rigore di Antenucci e il gol di D'Errico

Domenica 13 Marzo 2022, 19:24

19:55

A tratti dominando, in altri soffrendo, il Bari mette un piede e mezzo in serie B. Più forte delle avversità e dell’emergenza. I biancorossi in vetta nel girone C di serie C vince la partita “dell’anno” contro il Catanzaro secondo e aumenta a dieci punti il suo vantaggio sui calabresi, agganciati dal Francavilla. Risultato di importanza capitale per i Galletti che sbancano il Ceravolo ribaltando l’iniziale svantaggio firmato da Fazio, con il rigore realizzato da Antenucci e con la perla di D’Errico ad inizio ripresa: straordinario destro a giro che si è spento all’incrocio dei pali, a suggellare una prestazione sontuosa della mezzala. Il Bari legittima la sua superiorità soprattutto in un primo tempo arrembante, aggressivo, disputato con una manovra fluida, creando svariate opportunità per passare in vantaggio. Un atteggiamento mantenuto anche dopo la rete avversaria, arrivata con un colpo di testa di Fazio sugli sviluppi di un corner. I galletti sfiorano la rete con Antenucci (destro schiacciato che attraversa tutta l’area di porta) e soprattutto Cheddira che prima si divora l’1-1 a due passi dalla porta, poi calcia con potenza sul fondo.

In chiusura di frazione, sull’ennesima sovrapposizione di Ricci in combinata con D’Errico, arriva il contatto di Bayeye sul terzino biancorosso che l’arbitro Feliciani punisce con il rigore. Dal dischetto, Antenucci è glaciale. Nemmeno il tempo di esultare e i Galletti devono fronteggiare un infortunio dopo l’altro: si arrende Belli prima dell’intervallo per un guaio muscolare, così come nella ripresa escono per lo stesso motivo prima Ricci, poi Galano, entrato da appena 15’. Mignani deve, così, improvvisare un 3-5-2 con D’Errico e Mazzotta esterni, Maita, Maiello e Mallamo a centrocampo, Terranova, Di Cesare e Gigliotti in difesa. Il Catanzaro crea tante mischie, poche occasioni limpide, ma dove non arrivano i difensori pugliesi, sale in cattedra Polverino: il sostituto di Frattali compie almeno due interventi determinanti. Sull’altro fronte, invece, Cheddira è precipitoso e non sfrutta due contropiede in evidente superiorità numerica. Al triplice fischio, scatta l’esultanza delle grandi occasioni: il traguardo adesso è davvero ad un passo.

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