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I roghi che invadono la città
Michele Piazzolla
09 Aprile 2020
Barletta - Tre roghi lungo un cordone di diversi metri: è la scoperta raccapricciante di ieri mattina fatta ad opera di agenti del nucleo ambientale della Polizia locale, i Vigili del fuoco, unitamente al sindaco Cosimo Cannito e l’assessore all’ambiente Ruggiero Passero in un terreno agricolo, adibito a uliveto, in contrada Callano (a sud-ovest del territorio extraurbano della città). Roghi, ancora in piena attività, che emanavano un pessimo odore e che sono la causa dell’aria irrespirabile avvertita martedì sera in gran parte della città. Tanto da creare disagi a tanti cittadini con bruciori alla gola e agli occhi, nonchè difficoltà respiratorie.
I fumi che hanno invaso la città derivavano da questi roghi appiccati per bruciare scarti di olio e liquidi di scarti di lavorazione vegetale. E di altro materiale che sarà analizzato nel corso delle indagini già avviate. Sempre ieri è stato individuato e denunciato all’autorità giudiziaria il proprietario del terreno. Da notare che non è stato facile raggiungere il luogo del ritrovamento, nascosto all’interno del suddetto.
«Non è stata una bella scoperta – ha riferito in una nota alla stampa, il sindaco Cannito – ma è utile, innanzitutto per fare chiarezza e per smentire con i fatti chi arriva persino ad accusare strumentalmente l’Amministrazione comunale di essere connivente con gli untori dell’ambiente della nostra città o continua a fare insinuazioni su aziende attualmente ferme o comunque, evidentemente non responsabili di episodi come quello dell’altra sera». «E comunque – ha concluso il primo cittadino – non abbasseremo la guardia e non consentiremo a nessuno di continuare a compiere azioni simili, reati simili e i responsabili devono sapere che saranno individuati e perseguiti».
«Non siamo i migliori del mondo, non siamo quelli che non sbagliano mai, anzi - è la dichiarazione dell’assessore Passero rilasciata sul profilo personale di Facebook - ma a nessuno e dico nessuno deve essere concessa la possibilità di gettare discredito, a nessuno può essere data la possibilità di alludere a connivenze, soprattutto quando queste presunte opacità sono lanciate da figure istituzionali, fa ancora più male!». «Per la nostra città - ha ribadito Passero - ci stiamo impegnando a fondo, togliendo tempo ai nostri affetti, al nostro lavoro. Lunedì sera siamo andati a letto con un pugno di mosche in mano, i nostri sforzi e i nostri sopralluoghi, non avevano portato a nulla di concreto, ma ci siamo lasciati con una promessa, quella di non mollare e di trovare il colpevole di questo scempio. La risposta è arrivata, grazie a Dio. Lo dovevamo alla città che amiamo, alla città dove siamo nati che è la stessa città dove moriremo!».
Infine, ieri mattina, sul luogo dei roghi si è recato anche l’amministratore di Barsa, Michele Cianci che ha fornito una grossa pala meccanica necessaria per arginare l'incendio, in aiuto ai Vigili del Fuoco. «Cianci - riferisce un comunicato - ha condannato l’episodio messo in atto da sconosciuti, auspicando che forze dell'ordine e magistratura individuino i responsabili affinché paghino i danni arrecati all'intera comunità».
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