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Gianpaolo Balsamo
21 Dicembre 2019
BARLETTA - Sono stati denunciati per gestione illecita di rifiuti speciali finalizzata all'abbandono. Si tratta di due persone di Trani, titolari di una marmeria tranese che, anzichè smaltire gli scarti di vecchie lapidi e varie suppellettili ciminteriali, agli inzi di novembre preferirirono abbandonarli in campagna, su un terreno in contrada «Ariscianne-Paludi», alla periferia di Barletta. A distanza di un mese circa, dopo certosine indagini condotte sia presso il cimitero di Trani, sia presso il Comune tranese, la squadra di Polizia amnbientale della Polizia muncipale di Barletta, è riuscita a identificare i responsabili di quell'abbandono.
Adesso, oltre che essere sanzionati, avranno l'obbligo di rimuovere e bonificare l'intera area privata così come prevede il Lgs. 152/06 (Testo Unico Ambientale).
La scoperta «macabra» della discarica a cielo aperto fu fatta proprio nelle giornate dedicate alla commemorazione dei defunti e segnalata da alcuni cittadini sulla pagina Fb «Tranispia». In due differenti cumuli, ai margini della strada, furono abbandonati lapidi di marmo, con nomi e cognomi, date di nascita e morte (risalenti al 1958), ma anche piccole sculture e suppellettili e altro materiale di scarto riveniente da operazioni di esumazioni compiute in precedenza.
A seguito della segnalazione e dei relativi controlli, che videro anche l’intervento del sindaco Amedeo Bottaro, i Comandi di Polizia Locale di Barletta e Trani, in accordo e sinergia tra loro, effettuarono il sequestro dell’area su disposizione del pubblico ministero Alessio Marangelli. La Polizia locale di Barletta ha poi proceduto ad affettuare ulteriori accertamenti risalendo così ai responsabili.
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