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Turista americano torna a Monopoli: «Ho trovato le mie radici familiari»

 
Redazione online

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Da atti di vecchi archivi ricostruito l'albero genealogico di Anthony Chipoletti

Venerdì 01 Aprile 2022, 10:13

MONOPOLI – Crocierista americano dal New Jersey a Monopoli in cerca di notizie della nonna morta di influenza spagnola. Tra paradossi della storia e scherzi del destino, l’incredibile vicenda di Anthony Chipoletti, 68 anni, ritornato a Monopoli a distanza di 10 anni dalla sua prima volta in Italia, per saperne di più dei suoi antenati pugliesi. Il nonno, Ismael Cipolletta, trovatello, bracciante, classe 1878, nel settembre del 1905 sposò Maria Santostasi figlia di Antonio. Il destino volle che subito dopo Ismael da solo o forse con la moglie, ripartì alla volta di New York in cerca di fortuna. Da Maria, Ismael ebbe 6 figli, Giovanni (gennaio 1906), Giuseppe (settembre 1906), Antonio (1909; padre di Anthony), Oronzo (1911), Maria (1913), Angelina (1915).

In questa storia c’è un vuoto di memoria fino al settembre del 1918. Un vuoto che ci riporta dall’altra sponda oceanica al cimitero di Monopoli. Grazie alla ricerca del genealogista Vito Modesto Colella, è stata ritrovata la tomba di Maria e di sua sorella Angela, decedute a poche ore l’una dall’altra. La risposta sulle cause della morte è un triste ricordo della famiglia di Anthony «fu la spagnola» rimarca con accento americano. Vito ha trovato le esatte date di morte, rispettivamente il 23 e 25 settembre, a correzione di quanto riportato sulla lapide marmorea (27 e 28 settembre) ritrovata nella cappella di San Cataldo. Anthony è giunto sabato 26 marzo a bordo della nave Artemis, nell’ambito dell’itinerario che da Venezia porta fino a Malta passando per Ravenna, Pesaro e fino a Monopoli e altre tappe come Otranto e Siracusa.

Tremiti saltate a causa di avverse condizioni meteo, Anthony è giunto con un giorno di anticipo a Monopoli e domenica l’ha trascorsa, dopo la doverosa visita ad Alberobello, in giro per la città dei suoi avi, in compagnia del genealogista e dello studente liceale Gianluca Cazzorla a far da interprete. E così si scopre che alla morte di Maria, Ismaele affranto dal dolore sposò pochi mesi dopo, il 1° maggio 1919, la sorella Marianna affinché potesse crescere la prole, di fatto i suoi nipoti. Con Marianna Ismael ebbe altri due figli sul suolo americano. Perché i due, nel 1920 lasciarono definitivamente Monopoli per New York con destinazione Syracuse e oggi i discendenti vivono nel New Jersey e nel Delaware. La ricerca è stata completata con altri tasselli recuperati dal bibliotecario Giuseppe Boreale che su disposizione della dirigente della Biblioteca Rendella, Marianna Capozza (Ripartizione Affari Generali diretta da Piero D’Amico), ha individuato negli archivi comunali, molti atti di nascita, di matrimonio e di morte, dei Cipolletta che poi nel tempo negli States a seguito delle varie trascrizioni sono diventati Chipoletti.
La storia di Ismael ha permesso di scoprire che al civico 103 di via Roma, all’epoca c’era la ruota degli esposti, dove egli stesso venne portato dalla levatrice Apollonia Brescia che denunciò la nascita specificando da «genitori ignoti».

Boreale nella sua ricerca rimarca che ha «sfogliato molti atti di morte degli anni 1918-1920 e l’incremento dei decessi a causa della Spagnola, oltre questa curiosa storia della famiglia Cipolletta, meriterebbe uno studio approfondito per conoscere la pandemia odierna grazie a una storia di un secolo fa e che sembrava non appartenerci ed è invece una quotidiana realtà».
La spagnola dal gennaio 1918 al mese di dicembre 1920, uccise dai 20 ai 100 milioni di persone per un numero totale di casi di 500 milioni nel mondo. In Italia si parla di almeno 600mila, l’1,5% di una popolazione di 40 milioni di abitanti. Il primo allarme venne lanciato a Sossano (Vicenza), proprio nel settembre del 1918, quando il capitano medico dirigente del Servizio sanitario del secondo gruppo reparti d'assalto invitò il sindaco a chiudere le scuole per una sospetta epidemia di tifo.

La spagnola colpì soprattutto soggetti giovani fra i 20 e i 50 anni. Come il covid si presentò ad ondate, letali soprattutto nei mesi più freddi. La sua scomparsa coincise con un rapido declino della letalità della malattia sia perché i medici erano riusciti a migliorare la prevenzione e la cura della polmonite atipica e che si sviluppava dopo che le vittime avevano contratto il virus. La spagnola come il covid stroncò vittime eccellenti come Umberto di Savoia-Aosta, Erik di Svezia, il poeta Guillaume Apollinaire, l'economista Max Weber e due dei tre veggenti di Fatima, Jacinta, la più piccola e il fratello Francisco Marto.
Anthony avrebbe dovuto incontrare il sindaco di Monopoli, Angelo Annese. Ma questa volta si è messo di traverso il covid che lo stesso Anthony ha poi dichiarato di avere contratto alla ripartenza da Monopoli. La pandemia un anno fa ha condizionato la sua famiglia ma ora non arresta la sua voglia di riscoprire le proprie radici.

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