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Fatti maschii,parole femine. Il prof. Spagnoletti vince ancora; Terzo otannessa-quiz
Giorgio Assennato
12 Dicembre 2016
La mia amica Gilda Caruso sulla mia bacheca facebook ha protestato vivacemente per il carattere sessista del motto del Maryland. E' un argomento non ancora del tutto chiarito. Lord Calvert, noto anche come Lord Baltimore, fondatore del Maryland e di Baltimora, nel 1622 incluse il motto nel suo sigillo, che divenne nel 1632 il sigillo del Maryland. Successivamente fu temporaneamnte sostituito per essere riproposto nella sua formulazione originaria. Interessante in merito l'articolo pubblicato da Antoni Shugaar, sul Washington Post del 28 marzo 2014. Pur essendo il giornalista un traduttore letterario professionale della lingua italiana, chiese un parere sul significato del motto al direttore del Dizionario Garzanti, Giuseppe Patota. Ricordo che il motto "Fatti maschii, parole femine" era interpretato dallo stato del Maryland come "strong deeds, gentle words" ( "atti forti, parole gentili" forzando il significato letterale del testo. Rispose il prof. Patota :"La frase ha connotati distintamente sessisti, e la traduzione ( eufemistica) dello stato del Maryland fa perdere il significato letterale". Patota concludeva che " il proverbio appartiene ad una tradizione misogina e politicamente altamente scorretta". Ma perchè Calvert aveva scelto un motto in lingua italiana? Sostiene il giornalista del Washington Post che, essendo cattolico, Calvert aveva scelto l'Italiano, una lingua parlata da molti cattolici, spiegazione a mio parere incongrua. Più fondata un'altra versione proposta nello stesso articolo, secondo la quale Calvert avrebbe scelto il motto per lanciare una frecciatina al Re d'Inghilterra, dato che il motto era noto fosse stato pronunciato proprio da Clemente VII, il papa della famiglia dei Medici che non avendo voluto annullare il matrimonio di Enrico VIII con Caterina d'Aragona causò lo scisma anglicano. L'attribuzione del motto a Clemente VII è frutto di una curiosità citata nell'articolo che merita di essere conosciuta. Pare che Clemente VII fosse in viaggio, di ritorno da Marsiglia a Roma e volesse riposarsi e rifocillarsi in un castello nei dintorni di Siena. Il guardiano del castello si rifiutò di fare entrare le carrozze del papa che fu quindi costretto, sporco e affamato, a proseguire il viaggio. Agli inviati di Siena che andarono poi a Roma per porgere le scuse ufficiali della città, Clemente VII avrebbe rivolto la frase "Fatti maschii, parole femine", rifiutando le scuse formali.
iL PROF. SPAGNOLETTI RISOLVE IL SECONDO OTANNESSA-QUIZ.
Era una citazione dal "DE CONSOLATIONE PHILOSOPHIAE" di Severino Boezio, filosofo, poeta e santo ( si celebra il 23 ottobre, giorno della sua uccisione per ordine di Teodorico).
E ora il nuovo Otannessa-quiz:
DIONISO
Era rimasta soltanto un'unica nuvola nera.
Frapposta tra me e il cielo.
L'impetuosa folata di vento popolare l'ha spazzata via.
Lasciandomi spianata la strada del Cosmo.
Ed io, coturnata cervice,
ebbro di vittoria,
in piedi sul cavallo alato, grido:
ALALAZO,ALALAZO!!
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