Buongiorno. Sono felice! Io sono felice di essere Gianni e non mi vergogno. Anzi, soprattutto se poi penso al cognome Ciardo, sono ancora più felice, perché, fra una cosa e l’altra, ha creato una stirpe.
La stirpe è come un sacramento, nessuna interferenza maligna può cambiare un cognome o addirittura scorticarlo!
Oddio, senza voler fare nessun riferimento, non è detto che bisogna chiamarsi per forza Felice. È probabile che Felice, pur credendo di essere felice, sia solo un infelice. Attenzione: c’è una bella differenza però fra gli infelici e i disgraziati.
Gli infelici sono gli illusi, i convinti, gli esperti di tutto e, addirittura, chi crede di andare a cento all’ora. I disgraziati, invece, sono i più gravi, cioè gli storpi, i ciechi e così via, che non so davvero come facciano a tirare avanti. Il paragone è sottile. Dicevo, non è detto che bisogna chiamarsi per forza Felice per essere felice. Sicuramente, però, per chi si chiama Chicca, Giusy, Enzo o John non c’è speranza, come faranno a credere di essere felici ora che verrà meno il periodo in cui si son creduti felici?
Bene veniamo a noi. Anche Benedetto è un nome, non sarà felice, però è Benedetto. C’è stato Benedetto Croce che però a Bari fu confuso come imprecazione, “Benedetto Croce!!!”, da non confondere con “Benedetto Iddio!”
Salvatore, questo è un altro nome, che però alcune volte ti fa chiedere, Salvatore di che?!
Modesto, è un altro nome ancora; io ho conosciuto alcuni che pur chiamandosi Modesto, erano di una presunzione unica.
C’è anche Fedele. Beh, qui non saprei che dire perché per alcuni il massimo della fedeltà è il nome.
Innocenzo. Altro nome equivoco e presuntuoso, anche perché l’unica soluzione al loro insuccesso è un buon penalista, infatti se qualcuno gli chiede: “scusa, ma tu sei Innocenzo!”, lui risponderà, “sì ma non ho le prove”.
Emiliano, ecco questo è un altro nome, nonostante sia pugliese.
Comunque, io sono felice pur chiamandomi Gianni che non rinnego.
Come farei a rinnegarlo con tutto quello che la vita mi ha dato?
Io sono di Bari. Stamattina, stavo pensando che se non fossi nato a Bari sarei venuto a vederla e visitarla come turista.
Pane e Pomodoro, via Sagarriga, Japigia, la Sàicaf, Nunzia regina delle orecchiette e la sua testimonial Barbara d’Urso.
Poi mi sarei fermato almeno per un anno intero per aspettare e festeggiare San Nicola. Soltanto una volta all’anno.
Bari è bella, se non ci fosse bisognerebbe inventarla.
Che bella questa frase originale, mò mi è venuta.
Bari “se non ci fosse bisognerebbe inventarla”. Mi sento tanto Antonio De Caro. Bari, oltre ad essere bella ha pure i dintorni da visitare, c’è Santo Spirito che non è un banchiere, c’è via dei Mille, che mi ricorda tanto Anita Garibaldi, donna intraprendente, come le donne di Bari. Pensate che Anita andava a cavallo, cucinava, allattava il bambino, sparava, faceva yoga, faceva le foto su Whats’App, faceva la suocera, beveva lo spritz e dimostrava a tutti di essere felice, nonostante fosse infelice. Comunque, Bari è bellissima e grandissima, pensate che non ne bastava una e quindi addirittura il Comune ne ha aggiunta un’altra, chiamandola “le Due Bari”.
Bari ha delle cose ancora da scoprire, “le Due Bari” servono proprio a questo. Bisogna scavare per trovare. Chiedo scusa se mi sono lasciato prendere la mano nel fare un’allusione, ma non ho detto parolacce.
Volevo solo scavare e fare una riflessione: io scavo, tu scavi, egli scava, noi scaviamo, voi scavate, essi scavano. Non è un granché, ma è profonda.
A buon intenditore, poche parole. E non crediate di andare a 100 all’ora.
Certe volte l’illusione di credere di essere felice, ti può portare ad essere infelice.
Per vivere felici? Educazione, ma soprattutto rispetto per chi ti ha creato.

Buongiorno. Sono felice! Io sono felice di essere Gianni e non mi vergogno. Anzi, soprattutto se poi penso al cognome Ciardo, sono ancora più felice, perché, fra una cosa e l’altra, ha creato una stirpe
Lunedì 17 Luglio 2023, 07:18
Biografia:
Che ci fa Gianni Ciardo sulle pagine Gazzetta? È presto detto. Il noto comico di Bari ogni lunedì scrive sul nostro quotidiano i suoi pensieri in libertà. Ecco a voi le «Ciarderie» commenti semi seri su attualità, cultura e dintorni con la solita verve che contraddistingue l'attore che della baresità è il porta bandiera.
Gianni Ciardo
Calendario dei post