«Sul sito del ministero dei Trasporti sono elencate tutte le opere incompiute. Sono circa 800 e di ferrovie ce n’è solo una, ed è la Matera-Ferrandina», ammette l’amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato. «Per rimetterla in sesto occorrerebbero circa 200 milioni (in euro, ndr)», aggiunge Elia. «Pensare ad una infrastruttura del genere richiede tempi lunghi. La mia filosofia è che occorre studiare quale sistema di trasporti integrati possono migliorare questo tipo di collegamenti, senza scartare ipotesi future. La tecnologia consente in tempi brevi, perché non ha bisogno di tante approvazioni, di migliorare gli standard di velocità del trasporto e di performance delle linee», dice il manager, suscitando i mugugni della platea. Matera perciò dovrebbe rassegnarsi a puntare sul raddoppio della linea delle Fal a scartamento ridotto che la collega a Bari, più realistico in termini di convenienza. In alternativa «i bus per Potenza» dove si sta lavorando al miglioramento della linea per Battipaglia, per velocizzarla, «a vantaggio di tutta quest’area». Elia fa i conti: «Si potrebbero portare i tempi di percorrenza tra Potenza e Roma sotto le tre ore».
L’ad di Ferrovie apre un altro capitolo: «Proseguire nell’opera di miglioramento delle prestazioni della linea da Potenza verso Metaponto è anche meno complicato da realizzare rispetto alla direttrice per Battipaglia». E sulla Potenza-Foggia a che punto si è? «Molti lavori sono stati già appaltati. Si sta progettando anche l’elettrificazione». Intanto però Ferrovie taglia i treni notturni e riduce le corse sulla Ferrandina-Potenza conservando quelle in orari scomodi. [em.ol.]












