«Il progetto Su.Pr.Eme dimostra che non è vero che non esistano idee e azioni politiche intelligenti per gestire i flussi migratori. Si tratta di un progetto dell’Unione europea che ha messo insieme cinque Regioni che hanno collaborato nell’individuazione di strategie per l'accoglienza, per immaginare la formazione linguistica, legale, sociale delle persone che sono arrivate nel nostro Paese. Tutto ciò ha dato vita a un esperimento che noi consideriamo unico in Europa: Casa Sankara a San Severo, un’azienda agricola della Regione Puglia che era abbandonata, data in gestione con un piccolo sostegno di parte pubblica a migranti che erano già stabilmente in Italia e che l’hanno trasformata in un luogo dove l'accoglienza viene effettuata attraverso il lavoro agricolo che contribuisce a finanziare la struttura». Lo ha affermato il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano a Bruxelles, a margine della presentazione dei risultati conseguiti con il Progetto Su.Pr.Eme.
«C'è poi - ha aggiunto - una seconda fase, realizzata proprio grazie a Su.Pr.Eme, che ha consentito di realizzare una vera e propria struttura imprenditoriale in grado di vendere i prodotti agricoli. Il pomodoro lì raccolto è presente nella grande distribuzione. Una dimostrazione di come regolando i flussi e avendo chiaro il numero di persone che si possono accogliere è possibile attraverso la creatività e l’intelligenza, soprattutto delle Regioni, costruire una politica di accoglienza che non sia fallimentare come quella che purtroppo stiamo vivendo attualmente nel nostro Paese».
Il principale obiettivo del progetto, che ha visto come capofila il ministero del Lavoro e come coordinatrice la Regione Puglia, è stato la realizzazione di un piano straordinario integrato di interventi a contrasto e superamento di tutte le forme di grave sfruttamento lavorativo e di grave marginalità e vulnerabilità.