Il percorso oncologico di pazienti affetti da tumori è stato influenzato dall’evento pandemico, che molto spesso ha condizionato le opzioni terapeutiche. Ma il cancro non va in lockdown. Circa 1.200.000 pazienti sono colpiti in Italia da tumori in fase attiva, che necessita l’effettuazione con regolarità di trattamenti chemioterapici, radioterapici, immunoterapici e biologici frequenti e regolari. Questi trattamenti si effettuano spesso in ospedale e richiedono condizioni di sicurezza. L’attuale pandemia costringe talora a rinviare dei trattamenti, specie se considerati non urgenti, e, ironia della sorte, anche quelli dei pazienti oncologici ritenuti fragili e dunque più a rischio di contrarre infezione dal virus.
Se ne parla nell’ XI congresso «Oncology For Primary Care 2020 - Nuove frontiere in oncologia: l’evoluzione delle conoscenze, il cambiamento delle scelte» in programma oggi e domani, per prima volta in modalità virtuale. Realizzato in collaborazione con C.LabMeeting, l’evento scientifico reca la firma del professor Eugenio Maiorano, del dottore Vincenzo Contursi e del dottore Nicola Marzano, responsabile del reparto di Oncologia Medica dell’ospedale San Paolo. Interverranno tra gli altri il prof. Pier Luigi Lopalco, il noto epidemiologo che relazionerà su Covid-19 e rapporto con i pazienti oncologici, e la dottoressa Domenica Lorusso, oncologa pugliese di fama internazionale che presta la sua esperienza all’ospedale «Gemelli» di Roma e che mostrerà le conquiste e le sfide del futuro rispetto all’andamento dei tumori ginecologici