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«Io Posso», anche a Porto Cesareo la terrazza per garantire il mare ai disabili

 
Redazione online

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Una nuova struttura su un tratto di spiaggia libera, in pieno centro, in Via Monti angolo via Pellico

Mercoledì 19 Luglio 2023, 11:55

L’estate 2023 porta una nuova Terrazza IO POSSO sullo Ionio salentino, offrendo una nuova possibilità di godere di un bagno in sicurezza per i malati di SLA. Sorge a Porto Cesareo, su un tratto di spiaggia libera, in pieno centro, in Via Monti angolo via Pellico. La novità arriva grazie alla collaborazione con l’amministrazione comunale della rinomata cittadina turistica che con il know-how di IO POSSO ha realizzato la struttura per affidarne poi la gestione proprio all’associazione 2HE-IOPOSSO. La struttura sarà aperta tutti i giorni fino al 19 settembre dalle 9.00 alle 19.00. Per usufruire del servizio è necessario prenotarsi al numero 379 1296656.

La Terrazza di IO POSSO nasce nel 2015 a San Foca di Melendugno da un’idea di Gaetano Fuso (1976-2020), con il supporto della moglie Giorgia Rollo e di un gruppo di amici e sostenitori. Con servizi completamente gratuiti, è il primo accesso attrezzato al mare sorto in Italia per persone affette da SLA, patologie neuromotorie e altre gravi disabilità motorie, dunque anche tracheotomizzate o dipendenti da macchinari elettrici. Si tratta del fiore all’occhiello del progetto solidale nazionale IO POSSO, gestito dall’associazione 2HE, che ha preso avvio otto anni fa proprio attorno al visionario Gaetano, salentino, assistente capo della Polizia di Stato, nominato, tra l’altro, “Cavaliere della Repubblica” dal Presidente Mattarella nel 2018 proprio per quella Terrazza che finora ha già fatto sentire “liberi di essere felici” ben oltre un migliaio di ospiti con disabilità.

Lo scorso 15 giugno si è aperta la nona stagione de La Terrazza IO POSSO di San Foca (lungomare Matteotti, 57 - info e prenotazioni al numero 366.1810331) e la seconda stagione de La Terrazza IO POSSO di Gallipoli, presso l’Ecoresort Le Sirenè (SP239 – info e prenotazioni al 379.1296924). Adesso il debutto a Porto Cesareo: al momento la Terrazza potrà accogliere un massimo di quattro ospiti per turno (tre su postazione standard e uno su postazione speciale dedicata alle persone con tetraplegie e tracheo/peg).

“Era marzo quando abbiamo approvato in giunta il progetto definitivo/esecutivo per la realizzazione di un lido per diversamente abili attrezzando un tratto di spiaggia libera che potesse essere fruibile anche dai nostri concittadini e turisti che hanno bisogno di spazi ed attrezzature adeguate per godere dell'estate e del nostro mare – dice Silvia Tarantino, sindaca di Porto Cesareo -. La struttura sulla "spiaggetta" di Porto Cesareo è stata realizzata grazie ad un finanziamento regionale in collaborazione con la grande famiglia di Io Posso”.

«Un progetto che serve a far riflettere, crescere e apprezzare il valore sacrosanto della vita – dice Barbara Paladini, assessore a Turismo e servizi sociali -. Per arrivare alla conclusione di questo momento abbiamo affrontato anche qualche intoppo, un ricorso, ma ne è valsa la pena. Grazie a Giorgia Rollo e a tutta la famiglia di Io Posso”.

“Anche per questa terza Terrazza il nostro lavoro sarà di garantire i servizi già sperimentati su San Foca e Gallipoli: presenza di differenti ausili per il bagno in mare, apparecchi elettromedicali di riserva (come ventilatore e aspiratore), personale di supporto per l'accoglienza e la balneazione e soprattutto assoluta gratuità per tutti gli ospiti ed i loro accompagnatori” dice Giorgia Rollo, presidentessa dell’associazione 2HE-IO POSSO. “Dallo scorso anno registriamo un numero di richieste decisamente maggiore e dunque giornate sempre più spesso sold out. La nuova struttura ci permetterà di accogliere sempre più persone visto che aumentiamo così il numero di postazioni complessivamente disponibili (che arrivano a 20 con l’apertura di Porto Cesareo). La nuova apertura risponde infatti anche alla necessità di far crescere le giornate di mare degli ospiti locali, di chi, cioè, davanti ad una disabilità grave, riusciva a venirci a trovare solo per due o tre giornate a stagione, data la difficoltà anche solo di organizzare un’uscita e per di più con decine di km da percorrere».

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