Mercoledì 22 Ottobre 2025 | 15:45

L’uxoricida 57enne di Taurisano chiede di essere trasferito al carcere di Lecce

L’uxoricida 57enne di Taurisano chiede di essere trasferito al carcere di Lecce

 
Angelo Centonze

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Angelo Centonze

L’uxoricida 57enne di Taurisano chiede di essere trasferito al carcere di Lecce

Entra nel vivo il processo: ascoltati il medico legale e i poliziotti. L'uomo accusato di aver assassinato a coltellate la 49enne Aneta Danelczyk, di origini polacche, dalla quale era in fase di separazione

Mercoledì 22 Ottobre 2025, 13:13

Nuovo appello ai giudici, ma questa volta attraverso una lettera scritta dal presunto uxoricida Albano Galati, per chiedere il trasferimento dalla Casa Circondariale di Matera al carcere di Lecce. Parliamo del 57enne di Taurisano, accusato di aver assassinato a coltellate la 49enne Aneta Danelczyk, di origini polacche, dalla quale era in fase di separazione, quel pomeriggio del 16 marzo del 2024, in casa della donna.

Entra dunque nel vivo, il processo sull’omicidio di Taurisano, davanti alla Corte di Assise di Lecce, (presidente Pietro Baffa). Gli avvocati Luca Puce e Davide Micaletto, legali di Albano Galati, hanno depositato nel corso dell’udienza di ieri, una missiva, in cui l’imputato afferma: «Con queste righe, che scrivo di mio pugno, desidero rivolgere alla Corte un appello umano prima ancora che giudiziario …..Non chiedo favoritismi o privilegi. Chiedo soltanto di essere trasferito nel carcere di Lecce, per potermi avvicinare ai miei avvocati ed ai miei familiari». E aggiunge: «So bene la gravità delle accuse che mi vengono mosse». E conclude: «Chiedo soltanto umanità e il diritto che credo spetti a ogni persona di potersi difendere davvero…».

Nella scorsa udienza, i legali avevano presentato un’altra lettera, scritta da loro, per spiegare le ragioni di una richiesta così urgente, parlando per Galati di «un allontanamento coatto, oramai da mesi e mesi dai propri affetti …e dai propri avvocati».

In precedenza, Galati era stato nel carcere di Taranto per poco tempo, dopo l’aggressione subita, ad opera di altri detenuti.

Tornando al processo, sempre ieri, è stato ascoltato in aula, il medico legale Roberto Vaglio, il quale ha illustrato gli esiti dell’autopsia ed ha parlato di una decina di coltellate, sferrate dall’omicida, di cui una è risultata mortale, oltre ad un’altra serie di tagli, presenti sul corpo della vittima, come segni di difesa. Sono stati sentiti anche i poliziotti che si sono recati sulla scena del delitto.

I familiari della vittima, Aneta Danelczyk, sono assistiti dall’avvocato Francesca Conte e si sono già costituiti parte civile.

Galati risponde anche di tentato omicidio verso una vicina di casa della moglie, assistita dall’avvocato Roberto Bray, che si è costituita parte civile.

Galati venne rinviato a giudizio dal gup Alcide Maritati, dopo l’udienza preliminare. In precedenza, la perizia psichiatrica disposta dal gip Giulia Proto attestò la capacità d’intendere e di volere, di stare in giudizio e dunque di affrontare un processo.

La prossima udienza è fissata per il 16 dicembre, quando continuerà l’ascolto dei testi del pm Luigi Mastroniani.

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