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Salve, il lido abusivo «sanato»
grazie a complicità in Comune

 
Nicola PEPE

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Nicola PEPE

La Capitaneria ha accertato un altro caso di abuso: stavolta il titolare di un lido aveva avuto un permesse senza alcun iter amministrativo

Sabato 12 Agosto 2017, 15:40

13 Agosto 2017, 19:00

Era riuscito a ottenere l'autorizzazione grazie a qualche pratica poco chiara nel Comune: per questo motivo, i militari della Capitaneria di Porto di Gallipoli hanno eseguito oggi un sequestro preventivo richiesto dal procuratore aggiunto di Lecce, Valeria Mignone, al gip del tribunale Michele Toriello. Nel mirino è finito uno stabilimento balneare in località Pescoluse, nel comune di Salve.

Dall'indagine dei militari sono emerge irregolarità nelle autorizzazione rilasciate dal comune di Salve che, secondo quanto accertato, sarebbero state rilasciate senza alcun iter amministrativo previsto da parte degli organi competenti. Sta di fatto che grazie a questo meccanismo era stato consentito al titolare di uno stabilimento (abusivo, a questo punto) di appropriarsi di una fetta di costa, ovvero 400 metri quadrati di area demaniale marittima. Il titolare dello stabilmento e un dipendente del Comune di Salve sono stati denunciati a piede libero.

Proprio ieri i militari della Guardia costiera di Gallipoli avevano sequestrato un altro lido abusivo, sempre nel comune di Salve, territorio dove - evidentemente - le irregolarità sarebbero alimentate da un sistema di complicità negli enti pubblici.

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