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Bari, la festa del clan e la sfida: lo «sparo» in via Nicolai presidiata dai Carabinieri, 2 identificati

 
Redazione online (video Luca Turi)

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Redazione online (video Luca Turi)

Il sindaco aveva detto: niente spari e luminarie non autorizzate, domenica ci sarà lo Stato. Alle 11.30 la batteria in pieno giorno

Domenica 02 Febbraio 2020, 12:54

20:57

Alla fine lo sparo l'hanno fatto, in barba ai divieti, ai controlli e alla presenze dei Carabinieri. Alle 11.30 in punto di questa mattina, domenica, ricorrenza della «Candelora» e festa a cui la famiglia Sedicina non intendeva rinunciare in quanto tradizione secolare di matrice religiosa («con la mafia non abbiamo nulla a che fare»), nel bel mezzo di via Nicolai - ma in un tratto più spostato verso il Redentore rispetto alla location tradizionale compreso tra Sagarriga e Visconti - la batteria è stata posizionata al centro strada.

Quei botti sono stati avvertiti in tutto il centro e soprattutto nel Libertà. In tanti hanno pensato che si trattasse della festa dei Sedicina e le immagini parlano da sole e sembrerebbero una conferma: traffico regolare e "sparo" nel bel mezzo della via, proprio a poche centinaia di metri dal punto presidiato dai Carabinieri e ieri oggetto di rimozione di luminarie. Pare che la miccia sia stata accesa poco dopo il passaggio di una pattuglia dell'Arma. Ai militari non è rimasto altro che intervenire e sequestrata la batteria ormai esplosa. Nessuno è stato fermato. Il sindaco Decaro aveva detto: domenica in via Nicolai ci sarà lo Stato. E aveva anche aggiunto: spareranno lì vicino sicuramente. Cosa che è (inevitabilmente) puntualmente accaduta.

LA FESTA PROSEGUE - Dopo gli spari di alcuni petardi i carabinieri sono accorsi sul posto e al loro arrivo hanno provocato un fuggi fuggi generale di ragazzini. Nella strada i militari hanno individuato due soggetti legati alla famiglia Sedicina che si stavano intrattenendo in un atrio di un edificio. I due sono stati identificati e segnalati. I carabinieri hanno poi presidiato la zona per tutta la giornata individuando altre piccole esplosioni di fuochi d'artificio, fino a localizzare nelle vicinanze dell'abitazione dei Sedicina un deposito nel quale sono stati recuperati e sequestrati più di 110 kg di fuochi d'artificio detenuti illegalmente.  

IL PLAUSO DEL MINISTRO BOCCIA - «Una città non è di un clan ma dei suoi abitanti. Bravo Antonio Decaro! Ancora una volta il sindaco di Bari a difesa della legalità». Lo scrive su Twitter il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia. 

IL SOSTEGNO A DECARO DELLA SINDACA RAGGI - «Antonio siamo al tuo fianco. Lotta per la legalità non conosce sosta. I Comuni e i Sindaci sono in prima linea. Le istituzioni unite vincono. @Antonio_Decaro @comuni_anci. #NonAbbassiamoLoSguardo». Lo scrive su Twitter la sindaca di Roma Virginia Raggi dopo la denuncia presentata il 31 gennaio dal sindaco di Bari, Antonio Decaro, per interrompere la "festa che ogni 2 febbraio una famiglia vicina ad uno dei clan mafiosi della città mette in scena in onore del capostipite». 

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