Una milonga lungo otto giorni per festeggiare il ballo che per eccellenza racconta l’amore struggente e la passione del cuore. Note che hanno fatto ballare maestri e semplici appassionati che si sono lasciati trasportare dal tramonto all’alba da spartiti che celebrano il ballo argentino. L’edizione 2025 dell’International Trani tango ha segnato tanti piccoli record, a partire dall’aver fatto risuonare i ritmi sudamericani per più di una settimana: più di 700 i tangueri arrivati da ogni parte del mondo. Il festival che si è concluso oggi con il tango ballato all’alba vicino al monastero di Colonna, ha previsto quest’anno anche il tango in tour ovvero visite guidate a Polignano, Castel del Monte e Trani che hanno permesso di scoprire le bellezze del territorio.
«Sono soprattutto gli stranieri a restare ammaliati dall’accoglienza pugliese e, mossi dalla passione per il tango, sono pronti a tornare per la prossima edizione», commenta Claudia Vernice che con Giuseppe Ragno di InMovimento, ha organizzato la kermesse. «Sentiamo viva la curiosità per la figura di Astor e per i luoghi che, pur inconsciamente, hanno forgiato la curiosità e la genialità dell’artista, tanto da averlo spinto a visitare di persona la città di suo nonno Pantaleone nel 1987 in occasione di un concerto proprio in Cattedrale», ricorda Ragno e annuncia che «per onorarlo stiamo lavorando all’idea di rendergli il giusto riconoscimento con un museo permanente a lui dedicato», conclude.