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Bullismo a Barletta, ragazzina picchia una coetanea in strada: il video è virale

 
Redazione online

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Sullo sfondo c'è un’altra ragazza che non interviene e un’altra che riprende tutto con il cellulare. Il luogo dell’aggressione e delle minacce è una stradina del borgo antico della città di Barletta

Giovedì 14 Aprile 2022, 17:35

15 Aprile 2022, 13:52

BARLETTA -  È diventato virale nel giro di poche ore un video in cui una ragazzina minorenne, per strada, intima ad una sua coetanea, urlando, di non offendere più una sua amica, appellandola come una poco di buono. Il suo è un avvertimento che, oltre a essere urlato, viene accompagnato da violenti schiaffi sul volto e sulla testa dell’altra adolescente, la quale non reagisce e, alla fine, tirata per i capelli, finisce per terra. Mentre questo accade, sullo sfondo c'è un’altra ragazza che non interviene e un’altra che riprende tutto con il cellulare. Il luogo dell’aggressione e delle minacce è una stradina del borgo antico della città di Barletta.

Il video ha cominciato a girare sui social e nelle chat e ha scatenato l’indignazione di quanti lo hanno visto, per la violenza, per il fatto che qualcuno abbia pensato di riprendere la scena, piuttosto che intervenire o chiedere l’intervento delle forze dell’ordine, e poi postarla sui social. Un video in cui appaiono ben evidenti e riconoscibili i volti di ragazzine minorenni.

Tale episodio avviene nella stessa città in cui, solo tre giorni fa, è stato ucciso con colpi di pistola il titolare di un bar dopo un diverbio con un avventore.

I GENITORI DELLA RAGAZZA CHIEDONO SCUSA

Porgono le «più sentite scuse» i genitori della ragazza minorenne di Barletta che in un video diventato virale su chat e social picchia e umilia una sua coetanea, accusandola di aver offeso una sua amica. «Siamo mortificati per quanto successo - scrivono in una nota i genitori, assistiti dall’avv.Francesco Piccolo -. Comprendiamo il disagio della cittadinanza intera determinata dalla visione di quelle immagini che hanno destabilizzato anche noi».
«È innegabile - aggiungono - che l’accaduto, sovrapponendosi ai recenti episodi di violenza stia contribuendo ad alimentare, nostro malgrado, una pessima immagine della nostra amata città, speriamo, pertanto, che la cittadinanza intenderà accettare le nostre più sentite scuse».

E poi l’appello, «all’intera comunità e agli di organi di stampa, affinché si eviti la diffusione del video in questione e ci si astenga dal continuare ad ingiuriare nostra figlia e tutte le adolescenti coinvolte in questa spiacevole vicenda». «Senza negare gli errori commessi, accampare scuse o alibi, tanto meno voler sminuire l’accaduto - concludono -, chiediamo che questo video possa essere relegato nel dimenticatoio mediatico affinché le adolescenti coinvolte possano recuperare il prima possibile la loro integrità psico-fisica e beneficiare con l’aiuto di tutti di una seconda opportunità». I genitori, riferisce inoltre l'avvocato Piccolo, si sono scusati con tutte le persone coinvolte nella vicenda.

I genitori della ragazza minorenne vittima dell’aggressione da parte di una sua coetanea a Barletta, tramite gli avvocati Luigi Doronzo e Nicola Pignatelli, «considerata la gravità dei fatti rappresentati nel video ormai virale» e tenuto della giovanissima età dei soggetti coinvolti, «auspicano che cessi quanto prima ogni ulteriore strascico mediatico della vicenda». «Non esiste antidoto efficace ed immediato - dicono - alla velocità e alla capillarità con la quale si diffonde un video attraverso le piattaforme digitali e appare quindi doveroso appellarsi alla sensibilità di chiunque possa, affinché cancelli, oscuri e smetta di far circolare il video in questione». «L'età di tutti i soggetti coinvolti (quale che ne sia stato il 'ruolo') impone estrema cautela nella valutazione dei diversi profili della vicenda e delle iniziative da intraprendere».

IL GARANTE DEI MINORI PUGLIA ESPRIME PREOCCUPAZIONE

«Si chiama Cyberbashing e si manifesta quando una o più persone aggrediscono un’altra mentre qualcuno riprende l’accaduto con l’obiettivo di divulgare poi il filmato in rete. La violenza inizia nel 'mondo realè per consumarsi in rete. È accaduto per l’ennesima vota a Barletta nel suo centro storico. protagoniste quattro ragazzine di circa tredici anni che dopo una serie di insulti avviano una rissa condita di ingiurie pugni e spintoni. Con l’assessora regionale al Welfare Rosa Barone e condanniamo e manifestiamo profonda preoccupazione per l’ennesimo segnale di fragilità e sofferenza della popolazione giovanile». Lo dichiara il garante dei minori della Regione Puglia, Ludovico Abbaticchio, commentando il video che ritrae una ragazzina picchiare una coetanea a Barletta.

«Sottolineiamo - aggiunge - che dinamiche come bullismo e cyberbullismo si sviluppano perché, a fronte di un violento e di una vittima, c'è un pubblico che assiste e reitera la violenza, attraverso la diffusione delle immagini in rete. I cittadini, le Istituzioni, il mondo della scuola non possono essere spettatori passivi di queste dinamiche ma devono agire».

LA PROPOSTA: ASSISTENTI SOCIALI NELLE SCUOLE

Prevedere nelle scuole la presenza di un assistente sociale per avvertire i campanelli di allarme e prevenire i fenomeni di violenza. Lo chiede il Consiglio regionale dell’Ordine degli Assistenti sociali della Puglia, il Croas, all’indomani dell’aggressione compiuta per strada, a Barletta, da una adolescente nei confronti di una sua coetanea, filmata e divenuta virale sui social. «Condanniamo con fermezza e indignazione quanto successo a Barletta ed esprimiamo vicinanza e solidarietà alla ragazza vittima di questo gravissimo episodio di violenza», dice la presidente del Croas Puglia, Milena Matera.
«Da tempo parliamo della necessità di un servizio sociale professionale che sia presente negli istituti di ogni ordine e grado - evidenzia Matera - e riteniamo che sia indispensabile e urgente la figura di un assistente sociale nelle scuole». Secondo la presidente del Croas, «bisogna interrogarsi su come promuovere la cultura della legalità per formare cittadini più consapevoli e aiutare i giovani a scegliere un percorso di vita improntato ai valori della solidarietà e della giustizia». «Di qui - conclude Matera - il ruolo fondamentale della scuola dove l'assistente sociale può davvero fornire un aiuto prezioso».

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