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«Mi cibo da mani libere»: il sindacato pensionati Cgil Puglia promuove campagna per alimentazione etica e sana

 
Redazione online

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Sarà presentata in anteprima assoluta a Bari, martedì 12 marzo, alle 11.00, nell’auditorium dell’I.I.S.S. “Ettore Majorana” di Bari

Lunedì 11 Marzo 2019, 16:38

Mani nodose e consumate dal lavoro nei campi. Mani che raccolgono le eccellenze agricole della nostra terra: agrumi, pomodori, angurie. Mani che sono sempre più spesso straniere, ma hanno in comune, con quelle di molti nostri braccianti, lo sfruttamento. Lavoro nero, sottopagato, sfruttato ai limiti della schiavitù. È l’immagine scelta dal Sindacato Pensionati di Cgil Puglia per far conoscere e promuovere la campagna per un’alimentazione etica e sana dal titolo “Mi cibo da mani libere”.

L’iniziativa di informazione e formazione, che il Sindacato Pensionati di Cgil Puglia porterà avanti per tutto il 2019 con una serie di eventi in giro per la regione, sarà presentata in anteprima assoluta a Bari, martedì 12 marzo, alle 11.00, nell’auditorium dell’I.I.S.S. “Ettore Majorana” di Bari (via Salvatore Tramonte 2). All’incontro con gli studenti, protagonisti essi stessi di una video inchiesta, parteciperanno Antonio Moschetta, ordinario di medicina interna UNIBA e autore del best seller “Il tuo metabolismo”, Giovanni Pagano coordinatore Area Sud politiche sociali COOP Alleanza 3.0, Drissa Doumbya presidente comunità africana di Brindisi, Marcello Longo Slow Food Puglia e Ivan Pedretti segretario nazionale SPI CGIL, Gianni Forte, segretario generale SPI CGIL PUGLIA. Battitore libero, tra palco e platea, il popolare showman Antonio Stornaiolo.

Mi cibo da Mani Libere è il racconto della storia del cibo rimasta impressa nella memoria degli anziani, del lavoro e della fatica necessari a produrlo, delle coltivazioni e degli allevamenti sostenibili per il bene delle generazioni future, della salute e del benessere, compresa la prevenzione di alcune malattie, che derivano da un’alimentazione corretta.

“Quello che arriva sulle nostre tavole spesso ci lascia indifferenti rispetto all’origine, al modo in cui è stato prodotto, ai trattamenti a cui è stato sottoposto – afferma Gianni Forte, segretario generale dello SPI Cgil Puglia - dovremmo imparare tutti a rivendicare la qualità e a pretendere di non essere raggirati con artificiose sofisticazioni, ad assumere consapevolezza di quello che mangiamo. Se il mercato ha il potere di condizionare i consumi – continua Forte - i consumatori hanno lo straordinario potere di scegliere, assumendo criteri che non possono escludere quelli relativi a chi ha lavorato sia nella raccolta che nella trasformazione industriale di quello che mangiamo. Si tratta di persone alle quali dovrebbero essere garantiti diritti, quelli che ognuno di noi rivendica per sé stesso e che la competizione dei mercati tende a sottrarci. Nel settore agroalimentare tutto risulta più accentuato, perché la fase della produzione è più esposta, inducendo a recuperare costi sul lavoro, invece che sulla riorganizzazione della distribuzione - prosegue Forte. Così si finisce per utilizzare lavoratori più deboli e incapaci di rivendicare i propri diritti. Esseri umani schiavizzati e privati della dignità e delle libertà e che spesso sui campi di raccolta lasciano la vita tenendo ancora tra le mani prodotti destinati a finire nei nostri piatti, fra odori e sapori che nascondono quello acre del sacrificio umano. “Mi cibo da mani libere” deve diventare un grido di libertà da tutto quanto minacci l’esistenza. Perché si possa vivere meglio attraverso il lavoro. Perché ci si possa alimentare esaltando valori e sapori, riscoprendo gusto e benessere”.

Ma il cibo, si sa, è anche convivialità e condivisione di momenti di ludici e al tempo stesso di riflessione. Per questo salirà in scena la bravissima Daniela Baldassarra, autrice e interprete del monologo comico “IL CIBO È/E LA NOSTRA VITA”.

Il mio monologo – esordisce Daniela Baldassarra - racconta il ruolo del cibo nelle nostre vite. L’atto del mangiare è protagonista della nostra quotidianità ma anche dei nostri momenti più importanti. Non a caso tutte le ricorrenze vengono festeggiate a tavola. Troppo spesso però non si riflette abbastanza su tante questioni relative al cibo: la provenienza, il lavoro nero, lo sfruttamento. Tra il serio e il faceto proverò a raccontare questo grande ruolo da protagonista che ha il cibo nella nostra esistenza”.

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