Ben Affleck dà il meglio di sè nei panni di un molto umano «supereroe» autistico, genio dei numeri, colto, maestro d’armi e nelle tecniche di combattimento, in The Accountant, thriller di Gavin O’Connor (2016).
Il film - in onda stasera alle 21.05 su Venti -, debuttò al primo posto del box office Usa, con oltre 27 milioni nel primo weekend, e fu presentato in anteprima in Italia alla Festa del Cinema di Roma. Nel cast, fra gli altri, Anna Kendrick, J.K Simmons, John Lithgow e Jeffrey Tambor.
Affleck aveva già incarnato due supereroi canonici, come Daredevil e Batman, ma qui il ruolo è totalmente diverso. Il protagonista della storia, Christian Wolff, ha scelto, almeno all’apparenza, una carriera assolutamente discutibile: fare il contabile per le organizzazioni criminali più pericolose del mondo, dai cartelli dello spaccio, alla camorra, e altre mafie assortite.
Sulle sue tracce c’è Raymond King (Simmons), il direttore del dipartimento crimini finanziari del Dipartimento del Tesoro. L’uomo, prossimo alla pensione, chiede alla brillante analista Marybeth Medina (Cynthia Addai-Robinson) di portare allo scoperto il misterioso contabile, che cambia continuamente identità, prendendo i nomi di grandi matematici. A proteggere Christian c’è la routine (orari scanditi, rituali granitici) legata alla sua patologia, e per scappare, la sua sontuosa roulotte, dove nasconde soldi, beni preziosi e altre prebende, come un Renoir e un Pollock.
L’unica persona di cui Christian si fida è la una voce femminile al telefono, che lo assiste in tutto e gli consiglia gli incarichi da accettare.