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Quel Mezzogiorno degli antichi riti che affascinò gli antropologi cancellato dal «Boom» economico

 
Redazione Spettacoli

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Redazione Spettacoli

Quel Mezzogiorno degli antichi riti che affascinò gli antropologi cancellato dal «Boom» economico

Venerdì 01 Luglio 2022, 09:11

Molti antropologi, fotografi e registi raggiunsero il Sud Italia, subito dopo la fine della Seconda guerra mondiale, per cercare di testimoniare valore e densità dei riti, delle tradizioni e dei legami che univano microcosmo e macrocosmo, al di qua e al di là dell’esistente.

Quegli studiosi hanno riportato, attraverso preziosi studi e testimonianze, realtà del Mezzogiorno che l’emigrazione e l’industrializzazione avrebbero ben presto fatto scomparire (e di questo moloto parlerà Pier Paolo Pasolini nei suoi articoli e nei suoi saggi).

Grazie ai documentari di Luigi Di Gianni – come «Magia lucana», «La possessione» e «Grazia e numeri» – , il programma con Edoardo Camurri, «I mondi di ieri», in onda oggi alle 21.10 su Rai Storia, esplora il mondo contadino della Lucania degli anni ‘60, le tradizioni religiose del Salento e le superstizioni di Napoli sulle tracce del magismo studiato dal grande antropologo e storico delle religioni italiano Ernesto De Martino.

In primo piano anche l’universo simbolico entro cui si iscrivevano pratiche di culto e riti paralleli a quelli della Chiesa cattolica e capaci di dare un senso all’esperienza di fatica e dolore del quotidiano.

In studio, con Edoardo Camurri, lo storico delle religioni Marcello Massenzio e l’antropologa Laura Faranda.

Gli studi antropologici del Mezzogiorno sono testimonianze preziose che ancora oggi risultano decisivi per comprendere l’evoluzione storica del Sud.

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