BARI - Dal 30 gennaio all’1 febbraio 2025, nella Fiera del Levante a Bari, produttori e buyer italiani e internazionali si incontrano per celebrare la qualità e la tradizione dell’olio Evo italiano, Evolio Expo, creando nuove opportunità di business e valorizzando un patrimonio unico. L'Italia si conferma uno dei principali esportatori al mondo di olio d’oliva, subito dopo la Spagna. Secondo le elaborazioni di Ismea su dati Istat, nei primi sette mesi del 2024, l’export italiano è cresciuto del 7% in volume e del 61% in valore, superando 1,9 miliardi di euro.
La scelta di Bari per ospitare la Fiera - è detto in una nota - non è casuale, non solo per la posizione centrale nel Mediterraneo, ma anche per la sua ricca tradizione olivicola e per il ruolo della regione come uno dei principali produttori di olio evo in Italia. Con 746 frantoi attivi (17,2% sul totale) e ben 330.700 ettari di superficie in produzione di olive da olio (31,6% in Italia), secondo la stima di Ismea per la campagna 2024/2025, la Puglia genera da sola poco meno del 50% della produzione nazionale di olio d’oliva, ovvero circa 100mila tonnellate sulle 224 totali.
«La Puglia detiene un ruolo di primo piano nella produzione di olio extravergine di oliva di qualità - ricorda l’assessore regionale all’Agricoltura, Donato Pentassuglia - grazie al lavoro instancabile dell’intera filiera olivicola pugliese: ad Evolio Expo vogliamo dare vita a quelle connessioni virtuose che possono migliorare il lavoro delle nostre aziende, in un paradigma nazionale e internazionale di alto livello. In questo contesto è importante dare risalto al valore del nostro oro verde, delle sue proprietà nutraceutiche e delle attività votate alla sostenibilità delle produzioni e a sostegno di una valorizzazione paesaggistico-ambientale dei nostri territori».