«Un distretto che sia la messa in comune dei problemi e la casa delle soluzioni». È stato tenuto a battesimo nella domenica delle Palme, al taglio del nastro della edizione del Vinitaly numero 55, il «Distretto Produttivo Agroalimentare di Qualità del Vino di Puglia». «Un’opportunità per gli imprenditori di questa terra che hanno compreso l’importanza di stare insieme, il giusto approccio per dare inizio ad un percorso che vede la Puglia innovata e rinnovata», ha esordito l’assessore all’Agricoltura della Regione Puglia, Donato Pentassuglia.
Il debutto ufficiale del progetto del vino pugliese che si candida a parlare con un’unica voce arriva dopo l’approvazione recente da parte dell’ente regionale e ad oggi vede l’adesione di una sessantina di aziende, «un numero destinato ad allagarsi, l’era dell’individualismo è terminata e le nuove generazioni hanno bisogno di collaborare con il vicino di casa; il distretto è la massima espressione di questo lavoro di squadra», ha commentato il presidente del Distretto, Marianna Cardone.
Diverse le azioni che il neonato Distretto Produttivo intraprenderà nel comparto: fra queste, certamente sostenere l’incontro tra imprese ed enti di ricerca, aumentare la qualità, la competitività e la sostenibilità delle aziende attraverso processi di innovazione, favorire l’introduzione di tecniche di agricoltura di precisione, attivare progetti di ricerca indirizzati ai bisogni delle cantine, rafforzare la capacità commerciale della filiera sui mercati nazionali e internazionali e promuovere la formazione nel campo della viticoltura. Funzionale in questo senso la fattiva collaborazione dell’Università del Salento e del centro di ricerca «Crea» (consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria), un sistema all’opera per far viaggiare veloce il marchio «Puglia», obiettivo che sarà più facilmente raggiungibile con la commercializzazione online dei prodotti del distretto e la loro certificazione, come sottolineato da Manlio Cassandro, fra i promotori del progetto.
Alzare l’asticella della Puglia è anche l’obiettivo di «Radici Virtuose», programma triennale avviato dal Distretto Agroalimentare Jonico Salentino che, finanziato dal Ministero all’Agricoltura, agisce a favore di quattro Consorzi di tutela: il Primitivo di Manduria Dop, il Salice Salentino Dop, il Brindisi Dop e l’olio IGP Puglia. Alla presenza dei rispettivi presidenti, dell’assessore regionale al ramo, Pentassuglia, e dei rappresentanti dei fornitori dei servizi di comunicazione e promozione (Gambero Rosso, HNRG e Waymedia), è stata raccontata la principale finalità dell’iniziativa: rilanciare un territorio martoriato e valorizzare l’eccellenza agro-alimentare pugliese con due prodotti simbolo dell’italianità nel mondo, l’olio extravergine d’oliva e il vino, lavorando sulla rigenerazione agricola post Xylella Fastidiosa.
In particolare, saranno diversi gli interventi attivati a favore della valorizzazione diffusa dell’olio a indicazione geografica protetta «Puglia» e dei vini a denominazione di origine protetta «Primitivo di Manduria», «Salice Salentino» e «Brindisi». Al via incontri, eventi itineranti, degustazioni, piattaforme web e format televisivi che coinvolgeranno giornalisti, chef e opinion leader, impegnati a diffondere le caratteristiche organolettiche e nutrizionali di questi prodotti. «IGP Olio di Puglia è un consorzio relativamente giovane, ci ha battezzato il Covid; capirete quanto è importante l’occasione che ci dà il progetto, finalmente è arrivato il momento del fare», ha commentato il presidente del Consorzio IGP Puglia, Maria Francesca Di Martino. Conclusione elegante della prima, frenetica, giornata di Vinitaly, il progetto fuori salone «Vin’ in Puglia», firmato da Fondazione Italiana Sommelier Puglia.
Nel salotto storico ed esclusivo di Verona, Piazza delle Erbe, il Palazzo Maffei Casa Museo ha ospitato la grande panoramica delle eccellenze enogastronomiche di Puglia, mettendo nella vetrina più bella della patria di Romeo e Giulietta i vini selezionati dal Movimento Turismo del Vino Puglia, presieduto da Massimiliano Apollonio e gli oli extravergine e i prodotti tipici scelti dal Mercatino del Gusto di Maglie, ideato da Michele Bruno. Nel teatro del palazzo, allestito con le fotografie delle terre del Vino di Puglia e le ceramiche d’arte del maestro Franco Fasano di Grottaglie, l’evento di degustazione è stato preceduto da un momento di riflessione aperto dal presidente di FIS Puglia Giuseppe Cupertino, che ha visto la presenza di Roberta Garibaldi, docente di «Tourism Management all’Università degli Studi di Bergamo» e dall’assessore regionale Donato Pentassuglia. L’occasione è stata utile per snocciolare i dati dell’ultimo «Rapporto sull’Enoturismo in Puglia 2023» che vedono la Puglia, con una domanda sempre crescente, confermarsi tra le mete più gradite dagli italiani per i viaggi enogastronomici.